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Dakar, Moto, Tappa 1: Barreda apre le danze a modo suo e porta in testa la Honda

Il pilota spagnolo ha aggiunto un'altra vittoria di tappa al suo già impressionante ruolino di marcia da attaccante, che però non gli ha ancora portato la vittoria finale alla Dakar. Alle sue spalle Quintanilla e Brabec. Gerini è il migliore degli italiani.

Joan Barreda, Monster Energy Honda Team

Joan Barreda, Monster Energy Honda Team

Monster Energy

Dakar 2019: Moto

Tappa dopo tappa, seguite i protagonisti delle due ruote in lotta per conquistare la Dakar 2019

Joan Barreda è sempre stato un grande attaccante e su questo non ci sono dubbi. Una strategia che negli ultimi anni gli è fruttata numerosi successi di tappa alla Dakar (ben 21 dal 2012 al 2018), ma che per un motivo o per l'altro gli ha sempre impedito di centrare il bersaglio grande.

Nonostante tutto, lo spagnolo della Honda non sembra aver mutato il suo approccio neppure per l'edizione 2019, perché ha subito iniziato a dettare il ritmo fin dalla prima speciale, 84 km a base di dune nel tratto compreso tra Lima e Pisco, che i protagonisti delle due ruote hanno percorso in ordine inverso rispetto al numero di gara, quindi con i big in coda.

In sella alla sua CRF450 Rally, "Bang Bang" ha completato il percorso con un tempo di 57'36", grazie al quale ha distanziato di 1'34" la Husqvarna del cileno Pablo Quintanilla. In generale comunque è stato buono l'avvio della HRC, che ha piazzato anche Ricky Brabec al terzo posto a 2'52", oltre a Kevin Benavides e Josè Ignacio Cornejo rispettivamente in ottava e nona posizione a quattro e cinque minuti.

Positiva pure la prima giornata del francese Adrien van Beveren, lo scorso anno costretto al ritiro dopo una corsa da protagonista, che ha issato la sua Yamaha al quarto posto a 2'55". Questo vuol dire che per trovare il primo tra i piloti dello squadrone KTM bisogna scorrere la classifica fino al quinto posto, occupato da Sam Sunderland a 2'56" dalla vetta.

L'infortunio al polso rimediato circa un mese fa non sembra aver pesato troppo per il vincitore dell'edizione 2016, l'australiano Toby Price, che ha infilato la sua KTM in sesta posizione a 3'08", precedendo di appena 4" il campione in carica Matthias Walkner, che sembra essere partito con grande cautela dalla coda del gruppo.

Detto delle due Honda in ottava e nona piazza, a completare il quadro della top 10 troviamo poi l'altra Yamaha di Xavier de Soultrait, che ha preceduto Paulo Goncalves. Il portoghese della Honda era tra i più attesi al via, visto che è reduce dall'asportazione della milza a causa di un incidente avvenuto nell'ultima gara del campionato nazionale. Oggi ha sicuramente faticato, ma ha stretto i denti, chiudendo a 6"41 dal leader.

Il miglior rookie di giornata è stato invece lo spagnolo Lorenzo Santolino, 25esimo a 10'53" con la sua Sherco. Davvero niente male se si pensa che l'esperto Adrien Metge è stato più rapido solo di una quartina di secondi con la stessa moto. Laia Sanz invece si è presa la palma di miglior donna in gara, staccando il 31esimo tempo a 12"38 con la sua KTM ufficiale.

Per quanto riguarda gli italiani, svetta Maurizio Gerini con il 37esimo tempo a 17'32", ma tra i primi cento c'è anche Mirko Pavan in 85esima piazza. Vanno a braccetto, in 112esima e 113esima posizione, Gabriele Minelli e Nicola Dutto, con quest'ultimo che è incappato anche in una penalità di 5'. Continuando a scorrere la classifica troviamo poi Mirco Miotto 121esimo ed Elio Aglioni in 125esima posizione.

Discorso a parte invece per Jacopo Cerutti, che a sorpresa si trova addirittura 129esimo ad oltre un'ora di distacco. Il pilota dell'Husqvarna era il più accreditato tra i ragazzi di casa nostra, ma ha pagato tantissimo tempo nel WP1, poi nella seconda parte si è allineato con i tempi dei primi 30, ma la sua gara sembra essersi messa già in salita.

Bisogna segnalare anche il primo ritiro: si tratta di quello del serbo Gabor Saghmeister, uno dei veterani della corsa con le sue dieci partecipazioni, che però non ha raggiunto neppure il WP1. Problemi anche per un'altra vecchia conoscenza della Dakar come il francese Willy Jobard, alle prese con un guasto elettrico che lo ha attardato parecchio.

Pos. Pilota Moto Tempo/Gap Penalità
1 Joan Barreda Honda 57'36"  
2 Pablo Quintanilla Husqvarna +1'34"  
3 Ricky Brabec Honda +2'52"  
4 Adrian van Beveren Yamaha +2'55"  
5 Sam Sunderland KTM +2'56"  
6 Toby Price KTM +3'08"  
7 Matthias Walkner KTM +3'12"  
8 Kevin Benavides Honda +4'00"  
9 Josè Ignacio Cornejo Honda +5'22"  
10 Xavier de Soultrait Yamaha +5'54"  

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