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Dakar, Moto: Brabec e Honda interrompono il dominio KTM!

Il primo statunitense a trionfare alla Dakar riporta la Honda alla vittoria dopo 31 anni, ma soprattutto interrompe la striscia di 18 successi della KTM. Sul podio salgono Quintanilla e Price, mentre il migliore degli italiani è Gerini, 20esimo.

Dopo anni ed anni di tentativi, finalmente la Honda ha fatto centro alla Dakar. Nella prima edizione disputata in Arabia Saudita, la Casa giapponese è riuscita ad interrompere il dominio della KTM, che durava ormai da ben 18 anni tra le moto.

Quella di oggi quindi è una data storica, perché il marchio dell'Ala dorata ritrova una vittoria che le mancava addirittura da 31 anni, dal trionfo di Gilles Lalay, ma anche perché sul gradino più alto del podio c'è Ricky Brabec, che diventa così il primo statunitense a scrivere il suo nome nell'albo d'oro del rally raid più famoso della storia.

Nella tappa odierna, che prevedeva una speciale accorciata a soli 166 km, ad imporsi è stato il cileno José Cornejo, pure lui pilota Honda, che ha centrato la sua seconda affermazione di giornata dopo quella della quarta tappa.

A Brabec però è bastato piazzarsi secondo, a poco meno di un minuto, per cominciare la festa. Il rivale Pablo Quintanilla, infatti, si è dovuto accontentare del quinto posto a 3'23" dal vincitore di tappa. Alla fine quindi il californiano si è presentato sul traguardo con un margine di 16'26" sul cileno della Husqvarna, che si è consolato con la vittoria nella prova spettacolo del "Qiddiya Grand Prix", non valida ai fini della classifica finale.

Quello di Brabec però è un successo assolutamente meritato, perché senza dubbio è quello che ha mostrato più regolarità nell'arco delle due settimane di gara, ma soprattutto perché non ha mai perso la testa nelle speciali in cui contava di più la navigazione. Ha preso il comando delle operazioni nel corso della terza tappa e poi non lo ha più lasciato fino al traguardo finale di Qiddiya.

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Bisogna scendere fino al gradino più basso del podio invece per trovare la prima delle KTM, che è quella del due volte vincitore Toby Price. L'australiano non ha vissuto una gara facile, chiudendo con un distacco di poco più di 20 minuti, ma una delle immagini che resteranno più impresse di questa Dakar è quella che ha fatto il giro del mondo e che lo ritrae fermo a pregare sul luogo dell'incidente in cui domenica scorsa ha perso la vita uno dei veterani e suo storico rivale, il portoghese Paulo Goncalves.

La vittoria di tappa odierna ha invece permesso a José Cornejo di scalare la classifica e di concludere la corsa in quarta posizione, superando in extremis sia la KTM di Matthias Walkner che la Honda del compagno di squadra Joan Barreda. Anzi, dopo aver visto strapparsi dalle mani il podio nella giornata di ieri, lo spagnolo della Honda ha perso ancora terreno anche oggi, chiudendo addirittua in settima posizione nella generale, anche per via di una penalità di 15 minuti, alle spalle pure della KTM dell'argentino Luciano Benavides.

Ottavo posto finale per la migliore delle Yamaha, che alla fine è stata quella di Franco Caimi. Va detto però che per la Casa di Iwata è stata un'edizione particolarmente sfortunata, perché fin dai primi giorni ha dovuto fare i conti con i ritiri per infortunio dei suoi piloti di punta, Xavier de Soultrait ed Adrien van Beveren, entrambi vittime di brutti incidenti.

A completare la top 10 ci sono poi le due Husqvarna del tandem statunitense composto da Skyler Howes ed Andrew Short, con quest'ultimo che è riuscito a beffare proprio in dirittura d'arrivo il veterano Stefan Svitko. Bisogna scendere fino al 14esimo posto invece per trovare il migliore dei rookie, che è stato lo spagnolo Jaume Betriu in sella ad una KTM privata. Per quanto riguarda invece la "Original by Motul", ovvero la classifica riservata a quei piloti che corrono senza assistenza, il successo finale è andato ad Emanuel Gyenes, 29esimo assoluto con la sua KTM.

Passiamo ora ai ragazzi di casa nostra: il migliore alla fine è stato l'imperiese Maurizio Gerini, bravo a centrare l'obiettivo della top 20 con la sua Husqvarna, chiudendo con un ritardo di poco superiore alle quattro ore dal vincitore. 22esimo posto finale invece per il suo compagno di squadra Jacopo Cerutti, 18 minuti più indietro. Tra di loro, tra l'altro, c'è una delle rivelazioni dei primi giorni di gara, ovvero Ross Branch, vincitore della seconda tappa.

Continuando a scorrere la classifica, merita un applauso anche Alessandro Barbero, che si è conquistato la top 50 con il 49esimo posto finale a circa 15 ore e mezza di ritardo dal vincitore. Ma poi ci sono anche Alberto Bertoldi in 70esima posizione, Cesare Zacchetti in 73esima, Mirko Pavan in 75esima, Francesco Catanese in 82esima e Matteo Olivetto in 93esima. Ritiro alla nona tappa invece per il rientrante Fabio Fasola.

Da sottolineare, che dei 100 motociclisti arrivati al traguardo finale, cinque sono donne. La migliore, neanche a dirlo, è stata Laia Sanz, 18esima assoluta con la sua Gas Gas, a poco meno di quattro ore. 41esimo posto poi l'olandese Mirjam Pol, seguita poco più indietro, in 55esima piazza dalla sudafricana Kirsten Landman. 77esimo posto finale poi per l'altra sudafricana Taye Perry, con Sara Garcia a chiudere la pattuglia "rosa" all'86esimo.

Dakar 2020 - Classifica finale Moto (Top 10)

Pos Pilota Moto Tempo/Gap Penalità
1 Ricky Brabec Honda 40.02’36”  
2 Pablo Quintanilla Husqvarna +16'26"  
3 Toby Price KTM +24'06" +2'00"
4 José Cornejo Honda +31'43" +1'00"
5 Matthias Walkner KTM +35'00"  
6 Luciano Benavides KTM +37'34"  
7 Joan Barreda Honda +50'57" +15'00"
8 Franco Caimi Yamaha +1.42'35" +5'00"
9 Skyler Howes Husqvarna +2.04'01"  
10 Andrew Short Husqvarna +2'10'40" +30'00"

Dakar 2020 - Gli italiani al traguardo tra le moto

Pos Pilota Moto Tempo/Gap Penalità
20 Maurizio Gerini Husqvarna +4.08'16" +3'00"
22 Jacopo Cerutti Husqvarna +4.26'00"  
49 Alessandro Barbero KTM +15.31'58" +1.32'00"
70 Alberto Bertoldi KTM +19.51'35" +42'00"
73 Cesare Zacchetti KTM +20.59'56" +1.20'00"
75 Mirko Pavan Beta +21.02'49" +40'00"
82 Francesco Catanese Yamaha +25.26'32" +40'00"
93 Matteo Olivetto KTM +34.54'24" +1.20'00"

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