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Dakar, Moto: Benavides regala a Honda la 43esima edizione

Brabec ci ha provato fino alla fine, vincendo la 12esima ed ultima tappa, ma alla fine a fare festa sul traguardo di Jeddah è l'argentino, al primo trionfo assoluto. Per la Honda si tratta invece del bis dopo il 2020, ma soprattutto della prima doppietta dal 1987, perché lo statunitense ha concretizzato il sorpasso su Sunderland, che completa il podio con la KTM.

#47 Monster Energy Honda Team: Kevin Benavides

#47 Monster Energy Honda Team: Kevin Benavides

Honda Racing

Forse hanno rischiato più del dovuto, ma alla fine Kevin Benavides e la Honda sono riusciti a portarsi a casa la 43esima edizione della Dakar, la seconda in Arabia Saudita, per quanto riguarda la categoria moto.

Per il pilota argentino si tratta della prima affermazione alla Dakar (che è anche la prima in assoluto di un pilota sudamericano), arrivata alla sua quinta apparizione, mentre per la Casa giapponese è la conferma dell'ottimo lavoro fatto negli ultimi anni, che lo scorso anno l'aveva portata a ritrovare la vittoria con Ricky Brabec dopo ben 18 successi consecutivi della KTM.

E quest'anno la HRC ha lasciato solamente le briciole ai rivali austriaci, mettendo il sigillo su ben 10 delle 13 giornate di gara (prologo compreso) e firmando una doppietta che alla Casa dell'Ala dorata mancava addirittura dal 1987, quando Cyril Neveau si impose davanti ad Edi Orioli.

L'ultimo ostacolo che separavano Benavides dal trionfo conquistato oggi erano i 200 km cronometrati tra Yanbu e Jeddah, ma soprattutto un Sam Sunderland che ieri aveva dimostrato di non volersi arrendere, centrando una vittoria di tappa che gli mancava dal 2019 e riducendo a quattro minuti il ritardo della sua KTM nei confronti dell'argentino.

Il britannico però ha pagato a carissimo prezzo la vittoria di ieri, perché gli ha imposto di aprire la pista e dopo 99 km si ritrovava già distanziato di 11'47". Cosa che però non ha permesso a Benavides di dormire sonni troppo tranquilli, visto che il suo compagno Brabec, che invece entrava in speciale con 7'13" di ritardo sembrava avere una gran voglia di provarci fino alla fine.

Lo statunitense è andato all'attacco con decisione ed ha comandato la speciale praticamente dall'inizio alla fine, ma questo non gli è bastato per il colpaccio, perché si è presentato sul traguardo con un vantaggio di appena 2'17", che ha permesso a Benavides di mantenere un margine di 4'56" e quindi di cominciare i festeggiamenti, in vista di quelli veri e propri sul palco finale di Jeddah.

Se non altro, Brabec in questo modo ha appunto permesso alla Honda di completare una storica doppietta, perché Sunderland ha terminato la tappa con un ritardo di 13 minuti e quindi gli ha ceduto la seconda posizione. Il britannico comunque è riuscito a tenere alto l'onore della KTM, piazzando almeno una moto austriaca sul podio finale. Un risultato che pareva tutt'altro che scontato prima che gli altri due alfieri della Honda, Nacho Cornejo e Joan Barreda, fossero costretti al ritiro.

Ai piedi del podio c'è un'altra KTM ed è quella di un pilota sicuramente da tenere d'occhio per il futuro, ovvero l'australiano Daniel Sanders. Al debutto nella squadra ufficiale del marchio austriaco ed alla Dakar, è infatti riuscito subito a conquistare il quarto posto finale, a meno di 40 minuti dal vincitore, ottenendo anche diverse top 3 di tappa.

Stesso discorso che si può applicare a Skyler Howes, quinto al traguardo finale, nonostante difenda i colori di un team privato. Per lo statunitense questa era la terza apparizione alla Dakar e se l'obiettivo era quello di farsi notare dai team ufficiali, verrebbe da dire che lo ha centrato in pieno, considerato che si è tolto anche la soddisfazione di comandare la generale dopo la terza tappa.

Un altro che può essere soddisfatto della sua Dakar 2021 è Lorenzo Santolino, spagnolo che è riuscito a portare la Sherco ad un passo dalla top 5. Anche lui ha fatto diverse capatine nelle posizioni di vertice delle classifiche di giornata ed alla fine ha chiuso sesto a meno di un'ora da Benavides. Oggi aveva ancora la chance di attaccare il quinto posto di Howes, ma lo statunitense è stato più bravo di lui con il quarto tempo di tappa. La sua comunque resta una gara più che positiva.

Decisamente diverso il discorso per Pablo Quintanilla. Secondo nella generale lo scorso anno, il cileno dell'Husqvarna era considerato uno dei favoriti, ma è riuscito a lasciare il segno solamente in un paio di occasioni, come il terzo posto della seconda tappa o il secondo di ieri. Per questo alla fine si ritrova solamente settimo, pur essendo ancora una volta il migliore tra i portacolori del suo marchio.

E' finita in disastro invece la gara della Yamaha, che alla fine non riuscirà a piazzare neppure uno dei suoi alfieri nella top 10. Dopo i ritiri di Ross Branch, Andrew Short e Franco Caimi, oggi anche Adrien van Beveren è stato lasciato a piedi dopo appena una trentina di chilometri. Il quadro delle prime dieci posizioni si completa quindi con Stefan Svitko, Martin Michek e con uno stoico Matthias Walkner.

L'austriaco ha concluso a poco più di due ore e mezza e non ha mollato, nonostante avesse perso oltre due ore nella seconda tappa quando la sua KTM ha accusato un problema alla trasmissione. Un vero peccato, perché probabilmente avrebbe potuto essere uno dei protagonisti nella lotta per la vittoria finale. Oltre ai già citati Barreda e Cornejo, non bisogna dimenticare poi i ritiri di Toby Price, finito ko quando era secondo, e di Xavier de Soultrait, costantemente nella top 5 prima di alzare bandiera bianca.

Non bisogna dimenticare poi le quote "rosa" di questa Dakar 2021. Nonostante non fosse ancora al 100%, non avendo recuperato completamente dall'infortunio dello scorso anno, Laia Sanz ha tenuto duro ed è arrivata fino al traguardo di Jeddah, chiudendo in 17esima posizione con la sua GasGas, a quasi sei ore e mezza. Non è stata certamente la sua miglior Dakar, ma visti i numerosi ritiri anche di spessore, averla finita ha già il suo valore. Al traguardo poi c'è anche la spagnola Sara Garcia, 44esima con la sua Yamaha. Ritirata nel corso della nona tappa invece la francese Sara Jugla.

Per quanto riguarda la Original by Motul, Arunas Gelazninkas non ha avuto grossi problemi ad amministrare la sua leadership: oggi il pilota lituano è stato lontano dai guai, chiudendo terzo tra i piloti che corrono senza assistenza e concedendo una decina di minuti a Benjamin Melot. Questo risultato comunque gli è bastato per chiudere la sua Dakar al 21esimo posto assoluto nella generale, con un margine di oltre un'ora su Emanuel Gyenes, suo diretto inseguitore in questa speciale classifica.

Sono due invece i piloti italiani che sono riusciti a raggiungere il traguardo finale di Jeddah: si tratta di Cesare Zacchetti e del veterano Franco Picco, che quindi ha centrato il suo obiettivo di terminare la gara a 65 anni suonati. Zacchetti ha concluso la sua avventura in 38esima posizione nella generale, con un distacco di poco meno di 20 ore dal vincitore. Per lui poi c'è stato anche il settimo posto nella Original by Motul.

Poco più indietro Picco, 43esimo nella generale a poco meno di 22 ore. Peccato solo che abbia mancato la top 10 della Original by Motul per poco meno di quattro minuti e mezzo, il gap che lo ha separato da Mishal Alghuneim. Purtroppo invece sono stati tutti costretti al ritiro Davide Cominardi, Angelo Pedemonte, Lorenzo Piolini, Francesco Catanese, Giovanni Stigliano, Tiziano Internò, ma soprattutto Maurizio Gerini, perché l'imperiese era al comando della Original by Motul prima della caduta avvenuta nell'ottava tappa, che lo ha costretto ad andare in ospedale e ad alzare bandiera bianca.

Purtroppo la categoria moto ha registrato anche il 31esimo decesso nella storia della Dakar, quello di Pierre Cherpin. Il pilota francese era stato vittima di un incidente durante la settima tappa e le sue condizioni si erano mostrate subito critiche, al punto che era stato sottoposto ad un intervento di neurochirurgia d'urgenza per via del forte trauma cranico subito. Successivamente, era stato disposto il trasferimento in un centro specializzato di Lille, ma purtroppo il 52enne è spirato proprio durante il volo che lo avrebbe dovuto riportare in Francia.

Quad: Manuel Andujar completa la festa argentina

Sventola il vessillo argentino anche nella gara riservata ai Quad, nella quale alla fine ad imporsi è stato Manuel Andujar. La sua esperienza alla Dakar è stato un continuo crescendo: 29esimo al debutto nel 2018, poi quinto nel 2019 e quarto nel 2020, fino al successo di quest'anno, in una gara che lo ha visto saldamente al comando dopo il suo secondo successo di giornata, quello arrivato nella settima tappa.

Alle sue spalle, staccato di 33 minuti, c'è il cileno Giovanni Enrico, vincitore anche di due tappe in questa edizione, ma favorito anche da due ko pesanti come quelli di Nicolas Cavigliasso ed Alexandre Giroud. Il vincitore dell'edizione 2019 è stato costretto al ritiro dalla rottura della frizione nel corso della settima tappa, proprio quando era al comando, e quindi il suo stop ha spianato anche la strada verso la vittoria ad Andujar.

Il francese invece si è arreso proprio nella penultima tappa, quando il suo motore Yamaha è andato in fumo, e anche lui era secondo nella generale, a meno di venti minuti da Andujar. Un altro che ha approfittato di questo doppio forfait è senza ombra di dubbio Pablo Copetti, vincitore di questa ultima speciale, che si è portato a casa il gradino più basso del podio.

Lo statunitense è stato favorito nel suo compito anche da un altro ritiro, quello di Italo Pedemonte, che fino a ieri gli aveva conteso la posizione ed oggi è ripartito con la Dakar Experience. La top 5 finale poi si completa quindi con il polacco Karol Wisniewski e con il ceco Tomas Kubiena. Da segnalare che al traguardo c'è anche una donna, la boliviana Suany Martinez, decima.

Dakar 2021 - Classifica finale Moto

Pos Pilota Moto Tempo/Gap Penalità
1 Kevin Benavides Honda 47.18'14" +2'00"
2 Ricky Brabec Honda +4'56"  
3 Sam Sunderland KTM +15'57"  
4 Daniel Sanders KTM +38'52" +7'00"
5 Skyler Howes KTM +52'33" +6'00"
6 Lorenzo Santolino Sherco +58'30"  
7 Pablo Quintanilla Husqvarna +1.16'39"  
8 Stefan Svitko KTM +1.43'07"  
9 Martin Michek KTM +2.22'37" +3'00"
10 Matthias Walkner KTM +2.32'12" +2'00"

Dakar 2021 - Classifica finale Quad

Pos Pilota Quad Tempo/Gap Penalità
1 Manuel Andujar Yamaha 60.28’29”  
2 Giovanni Enrico Yamaha +33'44"  
3 Pablo Copetti Yamaha +3.00'58" +21'00"
4 Karol Wisniewski Yamaha +6.50'05" +1'00"
5 Tomas Kubiena Yamaha +7.11'45" +5'00"
6 Romain Dutu Yamaha +9.17'11" +15'00"
7 Laisvydas Kancius Yamaha +12.43'05" +8'00"
8 TJ Carrizo Yamaha +18.23'34" +14'00"
9 Toni Vingut Yamaha +23.26'10" +22'00"
10 Suany Martinez Yamaha +28.46'25" +4.59'00"

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