Dakar, Loeb: "Passare De Villiers è stato fondamentale per vincere"
Sébastien Loeb ha centrato la vittoria nella seconda tappa della Dakar 2017, il primo hurrà per la Peugeot con la 3008 DKR. "Non era una tappa difficile, ma domani sarà diverso", ha aggiunto il francese.
Foto di: Red Bull Content Pool
Peugeot
Peugeot Sport, dopo la vittoria nel 2016, è alla ricerca del bis con la 3008 DKR alla Dakar 2017.
Sebastien Loeb scende dalla sua Peugeot al bivacco di San Miguel de Tucuman, al termine della seconda tappa della Dakar 2017 e scatta subito l'applauso dei meccanici, come sempre quando uno dei piloti del team vince una speciale. Lui sorride e subito si avvicina ai giornalisti in attesa perché poi sparirà insieme agli altri per una bella doccia, un po' di relax e il briefing del giorno dopo. “Non posso certo dire che quella di oggi fosse una speciale difficile – esordisce il nove volte campione del mondo Rally – era tutta dritta, praticamente non c'era navigazione”.
Non vuole sminuire il risultato, certo, e una vittoria è sempre una vittoria, però è veloce a placare gli animi e a non lasciarsi andare all'entusiasmo. “Siamo rimasti nella polvere di De Villiers per quasi 70 chilometri perché non riuscivamo a passare, e neanche ad avvicinarci troppo. Uscire lateralmente era pericoloso per via degli alberi, però alla fine ci siamo riusciti e abbiamo vinto”.
Anche lui come tutti gli altri piloti parla della polvere e delle grandi pozze di fango e di acqua sul percorso di oggi, però aggiunge: “Questo tipo di speciali sembrano fatte apposta per noi e per la nostra macchina” ed in effetti chi oggi si fosse sintonizzato sul sito della Dakar e avesse seguito la velocità del francese avrebbe riscontrato in più di qualche caso che stava superando i 200 km/h.
“E pensare – aggiunge ancora Loeb – che non abbiamo tirato troppo – ma poi confessa – per l'80 per cento della speciale abbiamo dato il massimo e spinto a fondo. Però non mi è piaciuta come speciale e so perfettamente che non sono certo queste le prove speciali della Dakar”.
Per il momento si gode la vittoria, con calma, lui, mentre meno calmo di lui sicuramente è il suo navigatore, Daniel Elena, sempre spiritoso e arguto, ma preoccupato se pensa che la speciale di domani si presenta complicata sotto il punto di vista della navigazione.
“Non sono preoccupato per domani – riprende Loeb – anzi, sono contento di partire davanti a tutti, quello che si preoccupa tanto non sono mica io, è Daniel”, e mentre lo dice si gira verso il suo copilota che sta annuendo platealmente con la testa ed aggiunge velocemente “Al massimo possiamo perderci. Che ci vuole? Basta seguire il cap, e se lo perdiamo allora vorrà dire che siamo davvero dispersi”. Usa un gioco di parole francese per dirlo che fa ridere tutti i presenti, e l'effetto, per il simpatico e burlone copilota di Loeb è quello sperato.
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