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Intervista

Dakar, Loeb: "Ho attaccato quando dovevo, qualcosa di buono posso farlo"

Il francese ha vinto la Tappa 2 con la sua "vecchia" Peugeot privata, senza commettere errori e correre rischi inutili su un percorso molto insidioso e dove gli altri sono dotati di mezzi più competitivi.

#306 PH-Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb

#306 PH-Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb

Red Bull Content Pool

Dakar 2019: Auto

Tappa dopo tappa, seguite le auto in lotta per la vittoria della Dakar 2019

#306 PH-Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena
#306 PH-Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena
#306 PH-Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb
Sebastien Loeb e Daniel Elena di PH Sport dopo una gara con un aeroplano, prima della Dakar
Sebastien Loeb e Daniel Elena di PH Sport fanno a  gara con un aeroplano, prima della Dakar
#306 PH-Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena

La Tappa 2 della Dakar 2019 ha visto uno stepitoso Sébastien Loeb giungere vittorioso al traguardo dell'ostico percorso che ha portato i piloti da Pisco a San Juan de Marcona.

Al volante della Peugeot 3008 DKR privata del team PH-Sport, il francese ha sfruttato al meglio la sua posizione di partenza per volare fra le dune sabbiose del Perù.

"Oggi non volevamo essere fra i primi, infatti eravamo più indietro e le linee erano buone - ha detto parlando con Motorsport.com - Forse non abbastanza, ma comunque la strategia ha funzionato, è stata una buona Tappa, non ho commesso errori di navigazione, seppur la strada scelta non sempre era quella ideale".

La difficoltà, oltre alle caratteristiche del percorso, è data da un mezzo che rispetto agli altri è sicuramente inferiore.

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"Lo scorso anno siamo stati i più rapidi nella Tappa più lunga, oggi però sarà più difficile perché le altre auto sono cresciute e noi abbiamo una Peugeot con specifiche 2017. Non è semplice, per ora tutto è andato bene anche se non abbiamo grossi vantaggi. Però siamo competitivi e qualcosa possiamo fare".

"Domani apriremo noi, ma è ovvio che se perdi tempo sempre alla fine non vinci! Qui attaccare e trovare un buon ritmo non è mai facile, parecchie volte ho esitato. Ho visto Peterhansel e Despres in lontananza, ma prima di Terranova non ho superato nessuno. Per 200km vedi sempre una macchina là davanti, ma non riesci a riprenderla. La mia velocità non è un gran che, ma davanti avevo Cyril e dietro Stéphane, di fatto ci siamo ritrovati sullo stesso ritmo".

Loeb guarda con fiducia alle prossime tappe, consapevole che in certe condizioni correre diventa anche una lotteria.

"La giornata è stata buona, ho attaccato quando dovevo, ma di più era difficile fare. Quando vedi delle linee per terra ti viene da seguirle, come fanno tutti, è dura scegliere qualcos'altro. Il mio co-pilota Daniel Elena avrebbe voluto cambiassi qualcosa, ma poteva essere un rischio".

Dichiarazioni raccolte da Sergio Lillo

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