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Intervista

Dakar, leadership da sogno per Van Beveren: "Vivo un momento incredibile"

Il francese è il nuovo leader fra le moto e ora dovrà curare nel migliore dei modi (da solo) la propria Yamaha per poterla tenere davanti agli avversari fino alla fine.

#4 Yamaha Official Rally Team: Adrien van Beveren

#4 Yamaha Official Rally Team: Adrien van Beveren

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#4 Yamaha Official Rally Team: Adrien van Beveren
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#4 Yamaha Official Rally Team: Adrien van Beveren
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#4 Yamaha Official Rally Team: Adrien van Beveren
#4 Yamaha Official Rally Team: Adrien van Beveren
#4 Yamaha Official Rally Team: Adrien van Beveren
#4 Yamaha Official Rally Team: Adrien van Beveren

Adrien Van Beveren è in testa alla Dakar, di nuovo, dopo aver ceduto per un giorno il posto all'argentino Kevin Benavides.

“Mi sembra di sognare – dice il francese della Yamaha all'arrivo al bivacco della tappa marathon di Uyuni – E' un sogno che avevo da bambino e realizzarlo oggi è davvero incredibile”.

Alla fine di una tappa non certo semplice accompagnata dalla pioggia per quasi tutto il tempo il transalpino arriva più leggero. Manca infatti tutta la parte anteriore della sua Yamaha ma in realtà non lascia neanche il tempo di preoccuparsi che l'abbia persa in una caduta o in una pozza di fango.

“L'ho tolta io per poter lavorare meglio sulla moto. Ho staccato i cavi dell'Iritrack perchè non vorrei consumasse la batteria”.

C'è una particolare attenzione oggi ai dettagli visto che si tratta di una tappa marathon e che stasera non ci saranno le assistenze ma ogni pilota dovrà lavorare da solo sul proprio mezzo.

“Sì c'è un po' di lavoro da fare. Dovrò soprattutto lavare la moto e non so bene come fare. Forse con le bottigliette d'acqua. Di sicuro vanno pulite le parti salienti, a cominciare dal radiatore, ora mi inventerò qualche cosa”.

Il problema ovviamente non sarà solo suo, le moto sono zuppe di fango e senza l'ausilio dell'idropulitrice non sarà semplice ripulirle. Ma andrà fatto, mentre Adrien non sembra neanche stanco, felice di aver fatto la sua tappa in cui ha chiuso secondo alle spalle di Joan Barreda.

“Sono andato forte, con il mio ritmo e le cose sono andate nel migliore dei modi. Mi sento bene e domani forse mi toccherà aprire la strada. Ho sentito che Barreda non sta bene, ma il fatto di partire per primo non mi preoccupa, l'ho già fatto in Perù”.

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