Dakar: la Nifontova ammessa al via dopo il caso di doping
Ad Anastasiya Nifontova è stata concessa la partecipazione alla Dakar 2017 dopo che la FIA ha deciso di concederle la licenza per un solo evento a seguito dei chiarimenti sul suo caso di doping. Sarà in cora con un'Husqvarna FR 450.
Anastasiya Nifontova, HT Husqvarna Rally Raid
Red Bull Content Pool
Anastasiya Nifontova è stata ammessa alla Dakar 2017: la FIM ha deciso di concederle la licenza per un solo evento, sospendendo il caso di doping nel quale era finita.
La Nifontova, 37enne russa, era stata sospesa dopo che nel Rally del Marocco era stata trovata positiva al test anti doping ad una “sostanza non specificata” di mildronato, mentre stava preparando la sua partecipazione alla Dakar.
La pilotessa russa si è sempre dichiarata estranea a tutte le accuse e alla fine è riuscita a produrre i documenti che hanno portato alla sospensione della sua pena.
In un comunicato la FIM ha chiarito: "L’eccezionale decisione è stata presa dopo che sono emersi fatti importanti emersi nel corso delle indagini e, in particolare sulla base delle aggiornate e più chiare informazioni mediche fornite dalla sig.ra Anastasiya Nifontova alla FIM”.
"Dopo un attento esame, la FIM ha ritenuto che non il permettere alla Federazione Motociclistica della Russia di staccare una licenza alla sig.ra Anastasiya Nifontova per partecipare alla Dakar 2017, le avrebbe causato un danno irreparabile".
La comunicazione ufficiale è stata resa nota solo due giorni prima della partenza della maratona dove la Nifontova sarà in gara con l’Husqvarna FR 450 numero 59.
“E’ come se fossi già arrivata al traguardo della Dakar - ha commentato Anastasiya - tutti si congratulano con me perché potrò essere al via della gara. Ora sono esausta, perché tutta la vicenda è stata molto stressante. Ora devo calmarmi per affrontare con fiducia la gara”.
"Negli ultimi due mesi non ho avuto abbastanza tempo per prepararmi, ma penso che tutto andrà bene."
La Nifontova è stata associata agli scandali di doping che l’anno scorso hanno coinvolto molti sportivi russi, come non dimenticare i travagli della squadra olimpica e della tennista Maria Sharapova che è stata pescata positiva alla stessa sostanza che poi ha messo nei guai anche Anastasiya.
"Nel mio caso particolare, tutto è parso chiaro e voglio ringraziare la FIM per il lavoro obiettivo che è stato svolto - ha detto la Nifontova -. Non posso dire nulla circa gli altri casi, perché non so cosa sia successo, ma dietro alle squadre delle Olimpiadi, c’erano medici, e avvocati, mentre io sono solo una rider, senza nessuno alle spalle. Il mio caso si è distinto da tutto questo".
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments