Dakar: i piloti di Toyota rispondono alla polemica di Sainz sulla flangia

Se le Mini hanno sofferto nella seconda tappa odierna della Dakar 2017 a causa del fango che ha dato problemi di visibilità sul parabrezza e nel radiatore, non bisogna certo pensare che la gara sia finita, o si sia limitata solo ad una battaglia - in gara e dialettica - fra i piloti Peugeot e Toyota.

Assolutamente troppo presto anche solo per pensarlo. Dopo la recente polemica innescata da Sainz, i piloti del team Toyota Gazoo hanno deciso di rispondere per le rime all'iberico del team transalpino, circoscrivendo la "guerra" proprio tra il team nipponico e la Peugeot.

La battaglia è avvenuta a colpi di millimetri nelle flange visto che Peugeot ha dovuto ridurla di uno sul suo due ruote motrici diesel, mentre Toyota ha potuto invece aumentarla di due.

Il tutto serve ovviamente a rinvigorire gli animi quando la Dakar è solo alla sua seconda tappa. Sainz e Loeb erano stati i più accaniti, prima del via nell'insistere che questo “dettaglio” avrebbe concesso alle Hilux almeno 60 cavalli in più “e non è giusto” aveva detto il madrileno ieri, al via della prima tappa.

Ma Nasser Al Attiyah, Giniel De Villiers e Nani Roma hanno approfittato della giornata odierna per rispondere. “ Loeb è stato bravo a vincere oggi con 1'30” di distacco con un regolamento che avvantaggia noi, proprio bravo”. Sarcastico Nasser Al Attiyah, prosegue: “La Peugeot è veloce, così come lo sono le nostre Toyota. Però siamo qui tutti per dare il massimo e stare davanti, al momento del via, ogni mattina, è importante”.

Nani Roma semplifica il tutto: “Inutile stare qui adesso a vedere i vedere i 20 secondi o i 2000 metri, aspettiamo la tappa di riposo e vediamo le posizioni come staranno in quel momento. Temo che noi in quota perderemo parecchio, e quindi meglio aspettare per i confronti”.

Giniel De Villiers come sempre calma gli animi, dall'alto della sua flemma sudafricana: “Non capisco perché se ne parli tanto. Tutte le vetture hanno una restrizione alla flangia del turbo; la tecnologia dei diesel è buonissima oggi e non capisco perché debbano temere così tanto i benzina. Non bisogna poi dimenticare, a forza di parlare solo di bride, che la Peugeot è più leggera di noi di 400 chili (da regolamento per i diesel due ruote motrici) e questo avrà un riscontro molto forte in quota. Il rapporto peso/potenza diventerà importantissimo in Bolivia”.

E che la tappa di oggi fosse adatta alle Peugeot, a sorpresa lo ammette, Mikko Hirvonen quando ad un giornalista che gli chiede se oggi era una speciale da WRC lui risponde sicuro: “Assolutamente no, oggi era una gara di Formula Uno, tutta dritta!”. Il problema domani per Loeb sarà partire davanti a tutti, in una speciale che si prospetta complicata a livello di navigazione. I falchi, nel senso di piloti più esperti nel rally raid, lo aspettano al varco.