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Dakar, i gemelli De Lorenzo: "Siamo sereni ed è la nostra forza"

Il passaggio da piloti privati a seguiti da una squadra, dopo dieci anni d'assenza, gli ha giovato parecchio: alla fine della prima settimana di gara la loro Toyota è 33esima con la politica del "chi va piano, va sano e va lontano".

Toyota Land Cruiser 155 #370: Aldo De Lorenzo, Dario De Lorenzo

Foto di: Elisabetta Caracciolo

Toyota Land Cruiser 155 #370: Aldo De Lorenzo, Dario De Lorenzo
Aldo e Dario De Lorenzo
La Toyota Land Cruiser di Aldo e Dario De Lorenzo
Aldo e Dario De Lorenzo
Aldo e Dario De Lorenzo con la loro Toyota Land Cruiser
Aldo e Dario De Lorenzo

Mancavano dalla Dakar da 10 anni esatti. La loro ultima fu quella che poi non prese il via, nel 2008 da Lisbona, e da allora hanno pensato spesso al loro ritorno. Dieci anni di decisioni e ripensamenti, fino a questo 2017. I gemelli De Lorenzo, Aldo e Dario, di Padova sono venuti alla 39esima Dakar serviti e riveriti, non più da "privatoni" ma da piloti seguiti da un team spagnolo, Jaton Racing che ha fornito loro una Toyota di prim'ordine.

Devono pensare solo a correre e fin dall'inizio hanno preso questo loro ritorno alla Dakar come una vacanza. Una vacanza che oggi li vede al 33esimo posto assoluto della classifica generale, davanti a nomi come Al-Rajhi con la Mini ufficiale.

"Con questa vettura – racconta Dario, che dei due è il pilota – abbiamo fatto un bel salto in avanti a livello qualitativo. Si tratta di una Toyota 155, a motore diesel 3 litri, però come dico spesso, le macchine ormai sono molto simili fra loro, l'importante è che chi le ha costruite e le mantiene durante la gara abbia le idee chiare. E qui devo fare i complimenti a Jaton perchè la macchina va veramente forte".

E soprattutto non soffre di alcun problema: "Quando la sera a fine tappa arriviamo al bivacco i meccanici ci chiedono che lavori ci sono da fare, che cosa va controllato o aggiustato, ma noi rispondiamo sempre...niente. Nella tappa di riposo hanno revisionato tutta la macchina, ma per noi era già perfetta così...".

Il team manager, Ariel Jaton li rispetta e li stima soprattutto per come trattano la vettura da gara: "Ariel ci dice spesso che noi siamo come lui, rispettiamo il mezzo, lo trattiamo bene e ci porta in fondo. Ed è vero, noi andiamo piano e siamo tranquilli".  Poi però guardando le classifiche, e qui ridono entrambi: "Forse tanto piano non andiamo in effetti – scherzano tutti e due – e questo vuol dire che meglio di così non potrebbe andare".

Dell'ultima tappa, la quinta, quella dimezzata dall'organizzazione per problemi di acqua si ricordano bene ogni singolo chilometro: "La tappa doveva essere molto lunga e abbiamo cercato di partire il prima possibile per evitare di arrivare tardi e magari con il buio. Sapevamo anche che era una tappa difficile, ma quando abbiamo finito il primo tratto e ci accingevamo a fare il trasferimento per raggiungere la seconda ps, verso le tre di pomeriggio, ci hanno detto che la seconda parte della speciale era annullata e sinceramente ne siamo stati ben felici".

"Da lì ci siamo messi in viaggio per raggiungere il bivacco di Oruro ma quando siamo arrivati ci siamo resi conto delle condizioni devastanti in cui si trovava. Anche in quel caso la nostra esperienza ci ha fatto capire che andare a infilarsi dentro quel pantano era impossibile e ci siamo sistemati al lato dell'autostrada, sull'asfalto, ad aspettare che arrivasse anche la nostra assistenza. Dopo una mezz'ora moltissimi altri team hanno seguito il nostro esempio. Inutile infilarsi in quella fangaia".

E ora comincia la seconda fase di questa Dakar 2017, e i gemelli non hanno nessuna intenzione di cambiare strategia: "No, no, noi andiamo avanti così. Solita strategia. Decideremo il nostro ritmo perchè noi partiamo alla mattina, facciamo una media dei 70, al massimo 80 km/h ogni giorno, magari non sarà alta ma riusciamo a mantenerla tutto il giorno".

Ma il segreto è un altro: "Noi siamo tranquilli, partiamo senza stress. Mangiamo, dormiamo, la macchina alla mattina la troviamo pulita, con il pieno già fatto... sono dettagli importanti. Se ti svegli male, non hai dormito, magari non ti sei riuscito neanche a lavare, devi fare gasolio e non sai dove trovarlo, sei stanco ed è lì che poi si sbaglia e si incappa in qualche errore. Noi siamo sereni e questa è la nostra forza".

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