Dakar: i commissari di gara spiegano la penalità a Loeb
I commissari di gara hanno spiegato che Loeb ha interpretato male la funzione acustica del GPS entrando in un tratto di prova ai 107 km/h quando il limite era imposto a 30 km/h. Il team BRX non farà ricorso.

Nella serata di ieri Sébastien Loeb ha criticato aspramente i commissari di gara dopo essersi visto comminare una penalizzazione di 5 minuti al tempo complessivo totalizzato alla Dakar 2021 per un eccesso di velocità in una zona determinata della quarta tappa. Oggi i commissari hanno spiegato per quale motivo l'equipaggio francese del team Bahrain Raid Xtreme sia stato penalizzato nonostante abbia cercato di spiegare le proprie ragioni.
Leggi anche:
Oggi il presidente del collegio dei commissari sportivi, Javier Soler e il direttore di gara della categoria Auto, Luis Gomez, hanno spiegato tutto all'agenzia AFP.
"Sébastien Loeb non è venuto a trovarci, nessuno ci ha chiamato e nessuno si è lamentato di questo problema. Ecco perché stamattina siamo rimasti sorpresi di scoprire i messaggi sui social network", ha dichiarato Soler.
Da parte sua, Gomez ha spiegato come Loeb abbia in realtà infranto il limite di velocità stabilito nella zona dell'infrazione fosse di 30 km/h mentre Loeb abbia affrontato quel tratto ai 107 km/h.
"Era una zona con limite di velocità, dovevano entrare a una velocità limitata. Su un tratto Loeb è passato a una velocità superiore a quella indicata. Questa è un'informazione fornita dal GPS, che ci viene trasmessa in un rapporto. Esiste un chiaro regolamento che indica il tipo di penalità in base alla velocità che hai superato. La velocità stabilita era di 30 km/h, mentre Loeb è passato ai 107 km/h".
David Castera, direttore della Dakar, ha spiegato il funzionamento del GPS dei partecipanti in situazioni di questo tipo, chiarendo che l'indicazione di inizio del controllo della velocità appare sia sul roadbook che sul sistema di posizionamento.
"Il GPS emette un segnale acustico ogni volta che viene convalidato un Way Point. Quando si raggiunge una zona a velocità limitata, il GPS si illumina a 800 metri e indica con una freccia come raggiungere la zona a velocità controllata. Da quel momento in poi, hai 180 metri per fermarti", ha dichiarato il francese.
"Da quanto ho capito dell'accaduto, Sébastien non ha prestato attenzione alle istruzioni del suo navigatore, ma si affida al segnale acustico per fermarsi. Non è quella la funzione del suono. La sua funzione è indicare che un Way Point è stato convalidato. Si hanno anche le informazioni sul roadbook. Loeb arrivava molto velocemente e aspettava un beep. Il problema è che non ha suonato, oppure non lo ha sentito. E questo è il problema".
"Quando se n'è accorto ha frenato, ma ormai era troppo tardi. Credo che sia un rischio enorme fidarsi di quel suono. Nella mia esperienza personale come copilota di Peterhansel e di Despres, il pilota non dovrebbe mai fidarsi del suono, ma del navigatore. C'è molto da perdere e poco da guadagnare".
Nel regolamento della Dakar 2021 legato ad Auto, Camion e SSV, nell'articolo 37P3.1 si legge chiaramente quanto segue: "Se un concorrente non è d'accordo con le infrazioni contestate, deve presentare una protesta scritta, accompagnata da un deposito che deve poi consegnare al direttore di gara entro mezz'ora dalla notifica affinché il GPS possa essere ulteriormente esaminato".
Il team Bahrain Raid Xtreme si è rifiutato di presentare tale protesta al direttore di gara.
La regola afferma inoltre che: "Qualsiasi eccesso di velocità registrato dal GPS sarà penalizzato dal direttore di gara". Nel caso di Loeb, che ha ricevuto una penalità di 5 minuti più una multa di 300 euro, questa è dovuta al fatto che il GPS ha registrato un impulso di oltre 40 km/h di differenza rispetto al limite di velocità stabilito".

Articolo precedente
Dakar, Camion, Tappa 5: spunta Karginov, Macik cede
Prossimo Articolo
Sainz demoralizzato: "Questa non è la Dakar"

Riguardo questo articolo
Serie | Dakar |
Evento | Dakar |
Piloti | Sébastien Loeb , Daniel Elena |
Autore | Sergio Lillo |
Dakar: i commissari di gara spiegano la penalità a Loeb
Dakar: KTM sconfitta, ma non con le ossa rotte (tranne Price)
La Casa di Mattighofen ha incassato la seconda sconfitta consecutiva, ma nonostante il ko del suo uomo di punta Toby Price ed una Honda capace di vincere 10 speciali su 13, è rimasta in lizza per il successo finale fino all'ultima tappa con Sam Sunderland.
Dakar: Husqvarna e Yamaha, che delusioni!
Questi sono gli altri due marchi che si presentavano al via della Dakar 2021 con ambizioni importanti, ma solamente Pablo Quintanilla ha visto il traguardo, con un settimo posto molto distante dal secondo dello scorso anno. Scopriamo insieme cosa è successo.
Dakar Camion: scopriamo qual è il vero segreto Kamaz
Andiamo a scoprire come mai la Kamaz ha collezionato la 18esima vittoria alla Dakar, festeggiando anche una storica tripletta che non si ripeteva dal 2015. Non c'è solo una superiorità tecnica dei camion 43509, ma c'è un'intera città, Naberezhnye Chelny, nata e cresciuta intorno alla fabbrica, che vive per imporsi nel Rally Raid più famoso. C'è una scuola karting che forma i futuri piloti e li alleva con mezzi OTK forniti da Alonso. E, inoltre...
Dakar 2021: il premio Fair play al team Orobicaraid
Hanno aiutato gli avversari diretti che si erano capotati su una duna e hanno perso molto tempo: Giulio Verzelletti, poi, ha dovuto chiedere l'intervento dell'elisoccorso a causa di una violenta colica renale, ma l'Unimog con Giuseppe Fortuna a Marino Mutti è arrivato al traguardo, dove il direttore di corsa, Castera, gli ha consegnato il premio Fair Play per aver interpretato al meglio lo spirito della corsa. E non sono stati nemmeno usclusi dalla classifica.
Dakar, Auto: Peterhasel ha battuto Al-Attiyah con la pazienza
Terminata la 43esima edizione della Dakar 2021, andiamo ad analizzare quanto accaduto nella categoria Auto che ha visto prevalere Stéphane Peterhansel (MINI) dopo un bel duello con Nasser Al-Attiyah (Toyota).
Dakar: Honda, è l'inizio di una nuova "dinastia"?
Quella di Kevin Benavides è stata la prima vittoria di un motociclista sudamericano, ma soprattutto la seconda consecutiva della Honda, che in questa edizione 2021 ha dato la sensazione di avere la forza per aprire un ciclo lungo.
Dakar: c'è il caso del copilota abbandonato nel deserto!
Ricardo Ramilo con il buggy #438 nella tappa di giovedì ha lasciato il suo navigatore, Xavi Blanco, lungo la speciale dopo un alterco ed è ripartito per completare la tappa da solo. Il 56enne galiziano si è perso e si è dovuto ritirare, mentre il catalano è stato recuperato dopo un'ora da un mezzo di assistenza del team Buggy Masters. Ecco una storia incredibile vissute sulle dune dell'Arabia Saudita.
Dakar 2021: Horn lancia la sfida con l'idrogeno
Il copilota di Despres, Mike Horn è un avventuriero che ha portato a termine ogni impresa impossibile, dal Polo Nord all’Himalaya all’Amazzonia. Ieri nel bivacco di Neom della Dakar ha presentato il progetto della Gen-Z la vettura a idrogeno con la quale sarà in gara nel 2023, aprendo una porta sulle corse del futuro.