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Dakar, giallo Sainz: Koolen lo accusa di averlo investito, ma lui nega

Il pilota della Peugeot è stato chiamato davanti alla direzione gara della Dakar dopo essere stato accusato da un pilota di quad, Kees Koolen.

Carlos Sainz, Peugeot Sport

Foto di: Red Bull Content Pool

#303 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#303 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#303 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Carlos Sainz, Lucas Cruz
Carlos Sainz, Peugeot Sport
#303 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#303 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#303 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#303 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Carlos Sainz

Carlos Sainz, Lucas Cruz e Bruno Famin, grande capo di Peugeot Sport, sono stati chiamati a parlare davanti ai commissari sportivi della Dakar, dopo le accuse di Kees Kooken, pilota di Quad che è anche il co-fondatore di Booking.com.

L'olandese sostiene che lo spagnolo lo ha urtato nella prima parte della tappa Marathon, nel cammino verso Uyuni, ma che non si è fermato a soccorrerlo.

Su questo, il regolamento è molto chiaro nell'articolo 29P3, che stabilisce che ogni pilota che è testimone di un incidente deve mettere in sicurezza l'area, avvisare l'organizzazione e portare i primi soccorsi.

Sainz, che al momento comanda la classifica riservata alle auto di questa edizione, ha chiarito di non aver toccato l'olandese.

"Se altre volte potresti avere dei dubbi, so di non aver toccato nessun quad".

"Era una zona molto fangosa. Il quad mi ha visto, mi ha lasciato strada e in quel momento ho accelerato. Quando è uscito dalla 'pista' il quad ha sbandato perché c'era molto fango e l'ho schivato miracolosamente. Sono passato molto vicino, ma no, non l'ho toccato" ha assicurato il pilota della Peugeot.

Sainz ha detto che non gli è stata mostrata alcuna prova dell'accusa di Koolen e quindi crede che non ci saranno sanzioni: "Spero di no, non l'ho toccato e, se c'è stato un errore, credo che sia stato più suo che mio".

"Ho dato la mia versione e lui la sua, la mia macchina non ha avuto alcun impatto e neppure il suo quad. Io arrivato al quadruplo della velocità, l'avrei disintegrato e adesso staremmo parlando di conseguenze molto peggiori. Grazie a dio non è successo nulla".

Lo spagnolo poi spiega che non può esserci alcuna accusa per non aver aiutato l'altro pilota perché, non avendolo toccato, non sa se ha avuto un incidente successivamente: "Se avessi notato un contatto, ovviamente mi sarei fermato. Ma non c'è stato e poi non sarei più riuscito a vedere cosa è successo dietro di me".

Manuel Vidal, responsabile dei commissari della Dakar, ha confermato che Koolen ha presentato una lettera di reclamo e che i commissari prenderanno una decisione questo pomeriggio.

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