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Intervista

Dakar, Gerini: "Sono tornato anche per onorare la memoria di Fausto Vignola"

Il pilota di Chiusanico è 35esimo dopo le prime due giornate di gare e si sta giocando la palma di miglior italiano con il compagno Cerutti, ma non dimentica l'amico Fausto Vignola, scomparso in un tragico incidente avvenuto lo scorso marzo.

#42 Husqvarna: Maurizio Gerini

Foto di: Frédéric Le Floc'h / DPPI

Maurizio Gerini, 33 anni di Chiusanico nell’entroterra Imperiese, è un pilota genuino come la terra dalla quale proviene, abitata da gente concreta, coriacea, senza fronzoli, che sanno interpretare con determinazione le ruvidità che questo fazzoletto di mondo spesso presenta senza troppi preavvisi. La vita con lui non è stata proprio clemente. Prima la perdita del padre, quando era ancora un ragazzino, poi l’incidente fatale lo scorso marzo del carissimo amico e compagno d’avventura, Fausto Vignola.

Pilota professionista con estrazione enduristica, lo scorso anno Gerini aveva fatto il grande passo con il debutto alla Dakar insieme a Fausto Vignola. Rivelazione della scorsa edizione, Maurizio aveva chiuso 22° aggiudicandosi anche la categoria Marathon riservata alle moto di derivazione di serie.

"Sono tornato anche per onorare la memoria di Fausto", ha detto Maurizio a Lima. Insieme a Jacopo Cerutti, suo compagno di squadra, è il più promettente tra gli italiani. "Chi sarà il migliore tra gli azzurri? Sarà una lotta fra me e Maurizio", aveva anticipato Jacopo alle verifiche, "Ci aiuteremo e stimoleremo a vicenda".

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"La Dakar è lunga e non perdona gli errori. Devo cercare di mantenere la concentrazione e non farmi prendere la mano da facili entusiasmi. Voglio fare il mio ritmo", confessa Maurizio Gerini. Dopo un buon inizio (37° il primo giorno), il pilota del team Solaris su una Husqvarna 450 Rally simile alla moto dei professionisti, ha chiuso la seconda tappa Pisco - San Juan de Marcona, in 32a posizione in 4h00’27”che gli vale la 35a piazza nell’assoluta.

"Una tappa bellissima, ma molto intensa. Se il primo giorno abbiamo avuto un assaggio con 84 km di speciale, ieri la corsa è entrata nel vivo con tanta sabbia e temperature roventi. Ma siamo solo all’inizio". Oggi la carovana della Dakar raggiungerà Arequipa dopo 468 km di liaison e 331 km di prova cronomentrata.

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