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Intervista

Dakar | Faria: "La regola del bonus è sportivamente corretta"

Il team manager della Honda si aspetta una battaglia molto equilibrata per la vittoria finale e concorda con la decisione di introdurre gli abbuoni per i piloti che sono costretti ad aprire la pista.

Ruben Faria, Monster Energy Honda Team manager

Foto di: Monster Energy Honda Team

Dakar 2023 | Moto

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Dopo due vittorie consecutive nel 2020 e 2021, il team ufficiale Monster Energy Honda HRC ha visto sfumare il terzo sigillo per soli tre minuti. Sfortuna? Come in un grande puzzle, le corse sono una somma di tanti dettagli ed anche la dea bendata gioca la sua parte, ma niente deve essere lasciato al caso.

L’armata giapponese arriva preparata e può contare su cinque punte: Pablo Quintanilla, Ricky Brabec, Nacho Cornejo, Adrien Van Beveren (nuovo acquisto quest’anno) ed il velocissimo Joan Barreda in una struttura indipendente, il Monster Energy Joan Barreda Team. Ne abbiamo parlato con il team manager Ruben Faria.

Che corsa dobbiamo aspettarci?
"Mi immagino una gara aperta e più equilibrata. Ho trovato ottima l’idea del bonus che però non vede l’applicazione nelle prime due tappe e nella speciale 14. Certo, ci avrebbe avvantaggiato perché Nacho Cornejo ha aperto pista il primo giorno, Ricky (Brabec) il secondo. Ma considerato che il prologo permetteva ai primi piloti di decidere la posizione di partenza, trovo la nuova regola sportivamente corretta".

Soddisfatti di questi primi giorni?
"Assolutamente sì. Sappiamo che il prologo non è il nostro forte, perché è più simile ad una manche di motocross mentre i nostri sono piloti di rally raid. Sono contento perché Ricky aprendo pista ha perso solo 7 minuti, Nacho 6 il primo giorno. Questo è importante, rafforza la fiducia".

#7 Monster Energy Honda Team: Pablo Quintanilla

#7 Monster Energy Honda Team: Pablo Quintanilla

Photo by: A.S.O.

Due successi consecutivi nel 2020 e 2021 e una vittoria sfumata nel 2022 per una manciata di minuti. Quanto è difficile ripetersi in una corsa pazza come la Dakar?
"Ogni gara ha la sua storia, ma sicuramente incide come si imposta la corsa nei primi giorni. Lo scorso anno, per esempio, siamo partiti male. Un errore di navigazione (i top rider come i primi delle auto) ha condizionato tutta la corsa. Quando perdi 40 minuti al primo giorno, diventa una rimonta impossibile se vuoi lottare per le posizioni che contano. Solo Pablo (Quintanilla) aveva fatto bene e infatti ha lottato per la vittoria sino all’ultimo chilometro".

Come vedi i piloti?
"Ricky (Brabec) e Nacho (Corrnejo) sono super motivati. Pablo è sempre molto concentrato, mentre Adrien (Van Beveren) ha un modo tutto suo di gestire la gara. E poi c’è Joan (Barreda). Potrebbe essere l’anno buono per lui e se lo meriterebbe. E’ andato vicino alla vittoria diverse volte e poi per un problema o un altro il sogno è sfumato".

Che lavoro è stato fatto sulla moto?
"La base è la stessa del 2022 con delle migliorie e upgrade su vari aspetti".

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