Dakar, i piloti vanno subito a Salta: altri 525 km per loro!

Partire o non partire? Questo è il dilemma per più di qualche pilota oggi quando arriva al bivacco di Tupiza che a vederlo oggi non sembra neanche così terribile, come appariva invece stamattina, sommerso d'acqua. A ricordare quanto accaduto nella notte e stamattina i solchi profondi lasciati dai camion che hanno faticato a tirarsi fuori dalla terra, per parcheggiarsi, in attesa dei propri piloti sull'asfalto della strada che corre accanto alla piana sterrata.

Alcuni arrivano e si trovano praticamente davanti al fatto compiuto: le assistenze li aspettano sulla strada, già pronte a partire. Fanno benzina, controllano che il mezzo sia a posto, e poi dopo aver accompagnato i propri piloti a mangiare un boccone e ad effettuare il controllo passaporti li rimettono in sella e partono dietro di loro, alla volta di Salta. Altri invece restano sul posto, come per esempio la KTM, o la Yamaha, in attesa di ripartire domani mattina alle 6 e se lo possono permettere perché i loro piloti hanno tutti un camper a disposizione e quindi, anche se dovesse scoppiare di nuovo un temporale, non avrebbero problemi.

Nella nottata appena trascorsa invece le poche tende che erano state montate dai meccanici sono state portate via dall'acqua e smontate poi in gran fretta, nell'impossibilità di dormirci dentro. Più di qualcuno ha dormito seduto al posto di guida del proprio camion perché la pioggia era talmente violenta che non si riusciva neanche a scendere. Alessandro Botturi, oggi 23° di speciale, non vorrebbe ripartire da Tupiza. E' stanco e ha voglia di fermarsi un po', ma i suoi meccanici lo esortano a riprendere la strada. Fanno un po' di manutenzione alla sua moto e poi lo salutano e lui prende la strada per Salta, 525 chilometri che se tutto va bene, tempo permettendo, dovrebbe percorrere in circa cinque ore arrivano lì verso le dieci di sera.

L'importante per molti è sedersi a mangiare e rilassarsi un attimo, ritrovare le forze per andare in Argentina e l'idea che stanotte qui a Tupiza possa nuovamente diluviare serve da stimolo.

I camion assistenza sono parcheggiati lungo l'asfalto spalmati lungo due chilometri e aspettano: Gas Gas con Giovanni Sala è ripartita appena avuti qui tutti i suoi piloti, il Team Garda Bikers sta aspettando Livio Metelli e Alberto Bertoldi per mettersi in strada. Dopo aver vissuto anche loro ieri un'avventura terribile. Alla partenza da La Paz alle 4,30 di mattina il loro Mercedes Sprinter non ne ha voluto sapere di mettersi in moto.

Così senza perder tempo Mauro Sant che ha 20 Dakar sulle spalle ha cercato aiuto presso le altre assistenze e l'ha trovato solo che hanno dovuto percorrere più di 700 chilometri al traino di un camion. Un'esperienza devastante, vissuta per tutto il giorno sotto la pioggia battente. Sono arrivati a Tupiza al pomeriggio e hanno cominciato a cercare una soluzione per aggiustare il furgone. E qui è scattata la solidarietà della Dakar e dei suoi partecipanti, un tema ceco e un team francese si sono coalizzati, hanno chiamato il servizio assistenza Mercedes in Francia e loro hanno sentenziato che era un problema di catalizzatore.

A quel punto è arrivato un meccanico ceco che oggi si è buttato sotto il furgone per risolvere un problema che loro avevano già vissuto qualche giorno fa con il proprio Sprinter. La "impopolare" sonda Lambda aveva bloccato tutto. In un'ora di lavoro tutto si è risolto ed il catalizzatore è stato rimosso in briciole. Ora il furgone è a posto e si può ripartire, subito dopo l'arrivo dei piloti, verso Salta.