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Dakar, Despres: "Abbiamo fatto meno errori degli altri"

Il pilota della Peugeot spiega come la chiave per la vittoria di tappa che gli è valsa anche la leadership nella classifica auto sia frutto di una giornata "pulita" in una tappa in cui anche i più esperti hanno pagato dazio.

#307 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Cyril Despres, David Castera

Foto di: Red Bull Content Pool

Peugeot

Peugeot Sport, dopo la vittoria nel 2016, è alla ricerca del bis con la 3008 DKR alla Dakar 2017.

#307 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Cyril Despres, David Castera
Cyril Despres, Peugeot Sport
#307 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Cyril Despres, David Castera
#307 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Cyril Despres, David Castera
Cyril Despres, Team Peugeot Sport
#307 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Cyril Despres, David Castera
Cyril Despres, Peugeot Sport
Cyril Despres, David Castera, Peugeot Sport
#307 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Cyril Despres, David Castera

"Possiamo dire che abbiamo fatto meno errori degli altri". Esordisce così il vincitore di questa quarta tappa della Dakar, Cyril Depres su Peugeot, all'arrivo al bivacco di Tupiza una spianata infinita di sabbia e terra, all'ombra delle altissime cime delle Ande boliviane, con un vento che spazza tutto e alza tanta di quella polvere che si fa fatica anche solo a vedere.

"Sin dall'inizio della speciale, in mezzo alla vegetazione non si capiva niente, non si vedeva neanche una traccia, neanche la pista. Ci siamo detti, ma come, davanti a noi ci sono 150 moto e tutti i quad e noi non vediamo neanche la minima traccia, com'è possibile? E allora a quel punto abbiamo fatto noi la nostra traccia. Abbiamo seguito il cap e il road book e siamo andati avanti. Abbiamo preso il primo wpt, poi il secondo...poi siamo arrivati in queste dune di sabbia che erano bagnatissime e quindi molli, si affondava come niente. Abbiamo sgonfiato le gomme restando a un chilo addirittura e abbiamo cercato di salire".

In effetti la pioggia caduta copiosa nella notte aveva cambiato non poco la situazione in speciale, particolarmente nella prima parte e sulle dune che sono apparse fin da subito a più di qualcuno impossibili.

"Avevamo già passato Hirvonen e Carlos Sainz e quindi avevamo cominciato bene – continua a raccontare l'ex motociclista, da due anni al team Peugeot Total. - Poi siamo arrivati in una pista dritta con tanta vegetazione che ci era sembrata un po' troppa stretta, e di nuovo senza tracce e così abbiamo pensato di essere primi. Poco dopo ci ha raggiunti Sainz, ci ha suonato per farlo passare e lo abbiamo fatto andare davanti visto che in classifica generale stava meglio di noi".

Parla di tanti chilometri alle spalle del madrileno Cyril, ma alla fine il fatto che Carlos fosse davanti li ha salvati visto che lo spagnolo è caduto in una brutta buca buttando via tutti i suoi sforzi. "La fine della speciale era particolarmente sinuosa e a cinque o sei chilometri dalla fine è caduto in questa buca. Un micro errore per uno con l'esperienza di Carlos ti fa capire quanto sia incerta questa gara. Il piede sul pedale dell'acceleratore, il suo peso, è sempre molto complicato da calcolare".

Una prima vittoria di tappa in questa Dakar 2017 che Cyril Despres assapora lentamente, come sua abitudine, con la sua innata sensibilità, perchè ha amato moltissimo questo arrivo in Bolivia. Centinaia di migliaia di persone disseminate sulle montagne, sparpagliati sugli argini edentro il fiume che chiudeva speciale e trasferimento, bandiere di tutti i colori e soprattutto la bandiera della Dakar con i colori boliviani.

"E' stato fantastico, simpatico, queste bandiere modificate, la gente che urla, che applaude e hai davvero l'impressione che siano felici di averci qui, di farci scoprire il loro paese e di farlo conoscere attraverso noi al resto del mondo".

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