Dakar, De Rooy: "L'incidente al terzo giorno ha compromesso la nostra corsa"
Il pilota di punta dell'Iveco farà del suo meglio per avvicinarsi ai primi due, ma non sarà facile a causa dell'ora e mezza di ritardo pagata nel terzo giorno di gara. L'olandese però promuove l'edizione tutta peruviana della corsa.
Foto di: Team de Rooy
Dakar 2019: FPT
Tappa per tappa, seguite la Dakar 2019 del team Petronas De Rooy Iveco, che si affida ai motori Cursor 13 di FPT Industrial per puntare alla vittoria
Con la Dakar che entra nella seconda settimana di gara, è tempo di bilanci al Team De Rooy. Il capitano del team, Gerard de Rooy, è terzo della generale dopo l’esclusione del Kamaz di Andrey Karginov, punito per non essersi fermato a soccorrere uno spettatore ferito dall’impatto con il suo camion.
Il distacco dal leader Eduard Nikolaev (Kamaz), 1h e 58min, non lascia spazio a illusioni, ma Gerard è determinato a fare una gara al massimo con CAP Lima. Per quanto riguarda il resto del team, non è stata una Dakar priva di insidie finora per Ton Van Genugten 4°, Federico Villagra 8° e Maurik van Heuvel 10°.
Qual è il bilancio di questa prima settimana?
"Onestamente avrei preferito guadagnare il podio provvisorio in pista, piuttosto che per l'esclusione di un concorrente, ma credo la decisione dell'organizzazione sia giusta. Ho visto il video dell'incidente ed è spaventoso. Siamo terzi, ma siamo troppo lontani dal leader. Sulla carta, Se non ci sono intoppi per Eduard (Nikolaev) o Dimitry (Sotnikov), sarà difficile ridurre il gap".
Qual è stato il momento chiave del rally?
"L'incidente al terzo giorno ha compromesso la nostra corsa. Mi sono piantato nelle dune e quando ho provato a ripartire si è rotto la parte centrale dello sterzo. Non avevamo il pezzo di ricambio, così ho dovuto aspettare Maurik (Van Heuvel), cambiare lo sterzo e poi ripartire. In totale abbiamo perso 1h e 30 min. Il giorno seguente siamo partiti indietro e abbiamo faticato parecchio con il fesh fesh e la polvere. Abbiamo superato circa 20 mezzi tra auto e camion, una follia. C’era così tanta polvere che dovevamo fermarci perché la visibilità era minima o nulla".
Cosa si aspetta per la seconda parte della gara?
"Negli ultimi due giorni abbiamo avuto tanto fesh fesh, pietraie e poche dune. Non vedo l'ora di affrontare le dune di Tanaka. Sabbia, sabbia e ancora sabbia, Per quanto riguarda la gara, faremo del nostro meglio, cercando di ridurre il distacco dal leader tappa dopo tappa".
Come valuta questa edizione 100% Perù?
"Il paese è incredibile: i paesaggi sono stupendi e il numero di spettatori è aumentato molto rispetto al 2018. C’è molta più gente anche rispetto alla Bolivia o l’Argentina".
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