Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Dakar, De Rooy: "Il nostro Powerstar pesava 300 kg in più di fango!"

Gerard De Rooy, leader dei camion, ha seguito i lavori che il personale del Petronas team De Rooy Iveco ha effettuato sui mezzi dopo che sono arrivati al bivacco di La Paz, visto che a Oruro era stato impossibie intervenire per la forte pioggia.

Team De Rooy al bivacco

Team De Rooy al bivacco

Team de Rooy

PETRONAS

La vittoria nell'edizione 2016, fanno del PETRONAS Team De Rooy Iveco il favorito per la vittoria finale. Gerard De Rooy e il Powerstar vanno a caccia del back to back.

#500 Team De Rooy Iveco: Gerard de Rooy, Moises Torrallardona, Darek Rodewald
Moi Torrallardona, Team de Rooy
Gerard de Rooy, Team De Rooy
Team De Rooy al bivacco
#525 Team De Rooy, IVECO: Wuf Van Ginkel, Bert Van Donkelaar, Erik Kofman
Team De Rooy al bivacco
#507 Team De Rooy, IVECO: Ton Van Genugten, Anton Van Limpt, Bernard Der Kinderen
#500 Team De Rooy, IVECO: Gerard De Rooy, Moi Torrallardona, Darek Rodewald
#500 Team De Rooy Iveco: Gerard de Rooy, Moises Torrallardona, Darek Rodewald
#502 Team De Rooy, IVECO: Federico Villagra, Adrian Yacopini, Ricardo Torlaschi
#502 Team De Rooy, IVECO: Federico Villagra, Adrian Yacopini, Ricardo Torlaschi
#502 Team De Rooy, IVECO: Federico Villagra, Adrian Yacopini, Ricardo Torlaschi
#500 Team De Rooy, IVECO: Gerard De Rooy, Moi Torrallardona, Darek Rodewald

Non è una tappa di riposo facile per l'intera carovana della Dakar perché dopo la pioggia di ieri sera e di stanotte a La Paz, il terreno si è trasformato di nuovo in un acquitrino, ma almeno i meccanici del Petronas team De Rooy Iveco riescono a lavorare sul Powerstar che comanda la classifica dei camion e i due Strakker:

“E' molto importante per noi perché nell'ultimo giorno non siamo riusciti a far molto” - spiega Gerard De Rooy mentre controlla il lavoro del suo team intorno ai 3 camion ufficiali e si riposa godendosi un pallidissimo sole che purtroppo, già si sa, fra poco lascerà il posto alla pioggia.

“Sinceramente devo dire per fortuna hanno annullato la sesta tappa perché il bivacco di Oruro era talmente allucinante che non siamo neanche riusciti a lavorare. Quando siamo arrivati con i camion si era trasformato in una palude: più che un bivacco sembrava un incubo e ho detto ai meccanici di lasciar stare, perché non era neanche pensabile lavorare in quelle condizioni”.

“Ammetto che non abbiamo fatto neanche un semplice check ai mezzi. Per fortuna poi hanno annullato la speciale e così oggi stiamo recuperando tutto il lavoro non fatto”.

Gerard affronta una giornata di riposo un po' diversa dal passato, perché i mezzi sono arrivati da una settimana bella tosta, fatta di tanto fango, ma anche sabbia e con molti pssaggi in quota, per cui i controlli da eseguire saranno più del solito:
“Il camion dopo la quinta tappa aveva talmente tanto fango addosso che pesava almeno 300 chili in più – e l’olandese non scherza affatto mentre lo dice – e la prima cosa da fare è stata ripulirlo completamente. Poi faremo la manutenzione ordinaria, con un po' più di attenzione ad alcuni particolari, perché la prima settimana è stata molto impegnativa. Prima di tutto dovremo controllare i freni, e nel dubbio sostituiremo diverse cose, compreso l’olio, naturalmente. Niente di spettacolare, l'importante per noi è esser pronti per la seconda settimana di gara, e soprattutto per la tappa marathon che inizierà domani”.

Ma i dubbi in attesa del briefing di questa sera alle 20 sono molti sulla tappa di domani e di dopo domani:
“La tappa ci sarà di sicuro – si arrischia e anticipa De Rooy – e sarà marathon, credo però che sarà più corta del previsto. Ho parlato con tante persone e molti di loro hanno grossi dubbi per la speciale di domani. Di sicuro la tagliano, poi per il resto vedremo”.

E com’era stato previsto il Petronas team De Rooy Iveco non ha avuto nessun problema con l'altitudine quest'anno, né con gli uomini, né con i camion:
“Devo ammettere che è andato davvero tutto bene. Certo se ti metti a correre intorno al camion ti stanchi in mezzo secondo, però non abbiamo patito l'altitudine. E' vero anche che abbiamo un bravo medico che ci segue e ci dà le cose giuste per non soffrire. E sono per noi, non per il camion che, ovviamente, soffre un po' di più. Il Powerstar soffre in quota, se un umano fa fatica a respirare, ti puoi immaginare quanta ne faccia un motore”.

E fa un esempio pratico:
“Solo per sgonfiare e rigonfiare gli pneumatici ci vuole esattamente il doppio del tempo!”.

E a proposito di gomme Goodyear si torna a parlare del problema che nella seconda tappa aveva rallentato non il Powerstar di punta del Petronas team De Rooy Iveco:
“Il secondo giorno abbiamo avuto veramente un grosso problema, con il sistema di gonfia/sgonfia e, quindi, abbiamo dovuto cambiare le gomme e gonfiarle a mano il che ci ha portato via un sacco di tempo, oltre che sfiancarci per il gran caldo. Però ce l’abbiamo fatta, abbiamo finito la speciale perdendo solo 30 minuti, quindi tutto sommato abbiamo contenuto il danno”.

E poi si tirano le somme anche delle ultime due tappe che sono state vinte brillantemente:
“Non abbiamo fatto errori di navigazione e questo ci ha permesso di non perdere tempo in speciale – prosegue il pilota olandese che vanta ben due vittorie alla Dakar nel suo carnet. - Però siamo tornati in testa alla classifica e questo è positivo, anche se a dirla tutta negli ultimi due giorni non siamo stati i più veloci in speciale. Forse i più svegli. Avremo fatto un solo chilometro in più del previsto per un errore di navigazione mentre vedevamo intorno a noi gente persa, che girava in tondo per un'ora”.

Merito di un ottimo copilota, lo spagnolo Moises Torrallardona:
“Sì è vero – ammette De Rooy – ma non solo. Noi siamo un buon team e ci compensiamo a vicenda. Se lui ha un dubbio ne discutiamo insieme e sei occhi sono meglio di due. Ognuno guarda e vede con occhi diversi e così si trovano le soluzioni. Questa è la nostra forza…”.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Dakar: De Rooy... naviga sul bagnato con l'Iveco Petronas
Prossimo Articolo Dakar: l'autore del roadbook "perfetto" Torrallardona teme la tappa di Belen

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia