Dakar, Cervantes avverte: "C'erano dei punti davvero pericolosi oggi"
Alla fine della prima tappa lo spagnolo ha raccontato di essersi preso dei rischi in diverse occasioni e che ha fatto fatica a tenere il ritmo. Una penalità di 10 minuti poi ha rovinato definitivamente la sua giornata.
Foto di: Himoinsa
Ivan Cervantes ha il numero 25, come sempre nelle sue gare, sulla sua KTM del team Himoinsa. "El Torito" ha chiuso intorno alla 20esima oggi (pagando poi una penalità di 10 minuti per essere transitato alla destra del traguardo, che lo ha fatto arretrare 74esimo) in questa prima prova speciale della Dakar 2018 che era davvero bruttina, esattamente come previsto.
"La sabbia era tanto brutta, non saprei dire se era per l'ora in cui ci siamo arrivati. Il sole era alto e la sabbia in questa zona è bianca, molto chiara, e quindi accecati dalla luce non si vedono i rilievi. C'erano dei punti davvero pericolosi e ho rischiato un po' in più di qualche occasione" ha detto Cervantes, che al momento dell'intervista non sapeva ancora della penalità.
Per fortuna nessuna caduta per il campione del mondo enduro che si trova alla sua terza Dakar. Lo scorso anno non riuscì a finire la prova per colpa di un incidente nella penultima speciale mentre alla sua prima partecipazione nel 2016 aveva conquistato un 16esimo posto assoluto. "Facevi fatica a tenere il ritmo perchè non vedendo i pericoli, non riuscendo a distinguerli bene, si rischiava davvero troppo e allora viene istintivo chiudere un po' il gas".
Mangia un boccone al bivacco e intanto parla delle dune: "Molto, molto morbide, con il caldo poi. Inoltre partendo in ordine inverso oggi c'erano davvero tante tracce e siamo arrivati nel momento centrale del giorno". Insomma una speciale in cui era meglio non strafare e questo Cervantes lo sa bene perchè sfortunatamente lo ha imparato lo scorso anno, quando è stato costretto al ritiro ad una sola tappa dalla fine. "Non ho patito il caldo come pensavo, anzi, stamattina in trasferimento, visto che eravamo partiti leggeri ho avuto in qualche momento addirittura un po' freddo".
Poi pensa subito a domani, alla seconda tappa di questa Dakar annunciata come molto dura ed effettivamente al momento assolutamente in linea con quanto anticipato: "Domani mi fa davvero un po' paura avere le macchine che ci partono davanti. Troveremo tante tracce e si rischia che magari qualche WPT sia in cima ad una duna alta, o su qualche montagna visto che domani si parla di canyon. La sabbia potrebbe essere smossa e andare su con tante tracce e solchi potrebbe diventare pericoloso. Aspettiamo, e vediamo".
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