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Dakar, Catanese e un rifornimento... manuale!

L'italiano era rimasto a piedi nei pressi del lago salato, ma è stato aiutato dai tifosi boliviani a finire la tappa

#177 Yamaha: Francesco Catanese and #276 Yamaha: Jeremias Ferioli

Foto di: A.S.O.

Al bivacco di Salta, Francesco Catanese si sta riparando da solo la sua Yamaha. In realtà non è propriamente da solo perchè intorno ci sono un paio di amici che gli danno costantemente consigli, proprio perchè Francesco non è un gran meccanico. Nelle sue due precedenti Dakar non era mai arrivato così lontano. Quindi il primo obiettivo, di raggiungere la giornata di riposo, è stato centrato.

Ma con qualche avventura particolare che il bolognese racconta mentre lavora: "Sono rimasto a piedi nel deserto della Bolivia, nei pressi del lago salato perchè mi si è staccato un tubo della benzina. Ho approfittato di un pilota che arrivava in quel momento, con una Suzuki, e gli ho chiesto se mi caricava per portarmi fino ad un paesino, qualche chilometro più in là per trovare benzina. Lui ha accettato e siamo partiti insieme ma in un tratto di sabbia molle ci siamo capotati tutti e due e siamo finiti per terra. Allora ho deciso di andarci a piedi, ma in realtà poco dopo è passato un quad e mi ha portato fino al paesino. Lì i boliviani si sono fatti in quattro per trovare una tanica e mi hanno riaccompagnato alla mia moto, tre chilometri più in là, in mezzo al deserto".

A quel punto bisognava travasare la benzina dalla tanica al serbatoio ma mancava, ovviamente, un imbuto. Niente paura: "Il boliviano ha detto qualcosa a un ragazzo che era lì a dare una mano e questo ha incrociato le mani e ha fatto da imbuto con la benzina, così, a mani nude. Sono stati straordinari".

Ma l'avventura non era ancora finita: "A quel punto sono ripartito e mi hanno raggiunto e superato quasi subito le prime auto. Ho fatto una grande fatica, e sono arrivato alla fine della speciale stremato. Mi preparo per il trasferimento di 180 chilometri fino al bivacco, ormai con il buio, e mi accorgo che le luci non funzionano più. Non sapevo come fare, al buio di sicuro non potevo proseguire, e allora ho aspettato che arrivasse un fuoristrada e mi sono fatto scortare fino al bivacco. Mi è rimasto dietro facendomi luce con i suoi fari per ben 170 chilometri. Abbiamo fatto una media di 54 km/h!".

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