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Intervista

Dakar, Casale gongola: "Spero di continuare così per molti anni"

Il pilota cileno ha firmato la sua seconda vittoria alla Dakar tra i Quad, dominando praticamente dall'inizio alla fine. Ovviamente è al settimo cielo e spera di poter proseguire così anche negli anni a venire.

#241 Yamaha: Ignacio Casale

Foto di: Red Bull Content Pool

Dakar 2018: Quad

Tutti i quad in gara alla Dakar 2018

#241 Yamaha: Ignacio Casale
#241 Yamaha: Ignacio Casale
#241 Yamaha: Ignacio Casale
#241 Yamaha: Ignacio Casale
Ignacio Casale
#241 Yamaha: Ignacio Casale
#241 Yamaha: Ignacio Casale
#241 Yamaha: Ignacio Casale

Per Ignacio Casale si tratta della seconda vittoria alla Dakar, quella del 2018. La prima nel 2014, nel suo Paese, il Cile, e oggi qui a Cordoba, in Argentina, dopo due secondi posti nel 2017 e nel 2013.

E' talmente felice che fa fatica a parlare, ancora con il fiatone dell'ultima prova speciale. E' contentissimo, emozionato per la tantissima gente che ha seguito tutta la gara e che si è assiepata lungo tutti i 119 chilometri di questa ultima prova speciale 2018.

"Sono emozionato e sono contento perchè questa vittoria premia il grandissimo lavoro che abbiamo fatto tutti, i meccanici, il team, davvero siamo tanto felici. Il nostro mezzo – uno Yamaha Raptor 700 della Casale Racing – è stato perfetto. Per tutti i 14 giorni di gara non abbiamo avuto neanche un problema. Fantastico. Per me non era importante vincere le tappe, ma vincere la gara intera".

Di tappe ne ha vinte cinque in tutta la Dakar 2018, ma è stato in testa alla classifica assoluta di categoria fin dal primo giorno, senza mai una incertezza. Ma non bisogna credere neanche per un istante che sia stato facile per il cileno: "E' stata una gara durissima, sicuramente la più dura che io abbia mai corso, la più difficile di tutta la mia carriera sportiva. In questa Dakar non ci siamo fatti mancare nulla, tappe lunghissime e complicate. E spero che continueremo così, con questo ritmo e a questo livello ancora per molti anni. Sono arrivati piloti nuovi sulla Dakar, molto forti, molto giovani e anche molto pazzi perchè vanno fortissimo e per questo ho faticato molto contro di loro".

"Sono felice, felicissimo. Non vedo l'ora adesso di fermarmi, di andare in vacanza. Lo devo a mia moglie che mi è sempre stata accanto, che mi supporta con grande amore, mi aiuta a stare in forma ed anche tranquillo. Io sono stato agitato per tutto il tempo, nervoso, ansioso, e lei invece ha saputo tenermi tranquillo. E' stata fantastica, ed importantissima".

E poi parla del suo stile di guida: "E' cambiato moltissimo in questo anno, ho dovuto proprio inventarmi un nuovo modo di correre e questo credo mi abbia permesso di disputare delle buone tappe e quindi una bella Dakar".

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