Dakar | Camion, Tappa 2: Van Kasteren sul filo di lana con Loprais
Prosegue il dominio incontrastato del pilota di punta del Boss Machinery team De Rooy FPT con il Powerstar, ma Janus nel finale ha sentito alitare sul collo il Praga di Loprais classificato ad appena sei secondi. In terza posizione spunta Macik con l'Iveco della MM Technology, mentre Huzink ha pagato un capottamento con il Renault C460 Hybrid. La classifica dei top 10 è stata poi rivoluzionata dopo il traguardo da una raffica di penalizzazioni.
Sei secondi hanno diviso i primi due camion dopo 463 km di speciale nella seconda tappa della Dakar che ha portato la carovana dei mezzi pesanti al bivacco di Al Duwadimi: questo dato la dice lunga sulla competitività che contraddistingue gli equipaggi impegnati con i bisonti della strada.
Janus Van Kasteren firma la terza affermazione di fila (prologo e due speciali), pareggiando già i conti con l’edizione della Dakar dello scorso anno. Il che è tutto dire sull’approccio dell’olandese a questo appuntamento: consapevole di essere il grande favorito, Van Kasteren ha preso il controllo del rally-raid con l’Iveco Powerstar del Boss Machinery team De Rooy FPT chiudendo il tratto cronometrato caratterizzato da tratti su pista a quelli sabbiosi e le dune in un tempo di 4.36’12”.
Janus ha sempre avuto un margine consistente per tenere a bada gli inseguitori, variabile fra i tre e i cinque minuti, ma quando nel tratto dopo il controllo al km 342 ha avuto la sensazione di avere in pugno la tappa, ha cominciato a gestire il vantaggio, lasciando che il Praga di Ales Loprais si avvicinasse. Non pensava che il ceco arrivasse alla bandiera a scacchi con un ritardo di appena 8 secondi con la sua “Lady” come ha soprannominato il suo mezzo che, rispetto allo scorso anno, ha solo una nuova gestione del cambio automatico più veloce grazie alla quale può gestire più facilmente la potenza.
Il ceco dopo l’entusiasmante rush finale torna a essere secondo nella classifica assoluta con un distacco da Van Kasteren di appena 12’55”. Questa frazione molto impegnativa ha dato una prima scrematura alle posizioni di vertice: Gert Huzink ha iniziato male la giornata perché al km 42 si è capottato su una duna e c’è voluta più di mezz’ora per rimettere il Renault C460 Hybrid nella condizione di riprendere la strada. L’olandese dello Jongbloed Dakar Team ha saputo reagire molto bene alle avversità, riducendo gradualmente il distacco dal leader della gara a poco più di 26 minuti. Ora sarebbe quinto nella generale a 33’32” dall’Iveco: la disavventura a ruote all’aria poteva avere effetto devastanti e, invece, il Renault ne è uscito solo un po’ ammaccato, ma è sempre perfettamente funzionante. In realtà il collegio dei commissari sportivi lo ha penalizzato di 16 minuti, per cui scivola al sesto posto con un distacco di 42’29”.
In terza piazza nella speciale, si fa notare Martin Macik che è già in zona podio con il Powerstar della MM Technology a 21’47”. Il ceco non ha nessuna intenzione di dare strappi al suo passo, evitando gli eccessi del passato, e già si trova nelle posizioni che contano…
Un altro uomo di classifica si è beccato 15 minuti di penalizzazione: stiamo parlando di Jaroslav Valtr con il Tatra Phoenix del Buggyra ZM Racing, ma nonostante le avversità si tiene in quinta piazza assoluta, subito dietro al compagno di squadra Pascal De Baar ottimo quarto a 40’55 da Van Kasteren.
Già oltre l’ora troviamo Michiel Becx, settimo nella generale con il Powerstar del team De Rooy ma nei suoi colori. L’olandese si è beccato 20 minuti di penalità, mentre il giovane Michiel Van der Brink con l’Iveco dell’Eurol Eurosport si è molto attardato nelle prime battute della giornata e paga 1.16” che lo fa scivolare al nono posto assoluto, giusto davanti a Claudio Bellina che ha concluso la tappa al quinto posto assoluto che è il miglior risultato di sempre per il pilota italiano della MM Technology.
Fra Becx e Van der Brink si era infilato all’ottavo posto il Tatra di Vaidotas Paskevicius alle prese con piccoli problemi che hanno rallentato il lituano, ma all'arrivo si è visto attribuire una penalità di 1'30" per cui è scivolato in nona posizione per appena 5 secondi! Questa Dakar, considerata dal direttore di corsa, David Castera, come la più dura di sempre, deve ancora entrare nel vivo e già comincia a determinare una dura selezione…
Dakar 2024 - Classifica generale Camion
Tappa 2: Al Henakiyah - Al Henakiyah
Speciale: 463 km; Trasferimento: 192; Totale: 655 km
POS. | Pilota/Meccanico/Navigatore | Camion | Tempo/distacco |
1. | Van Kasteren-Snijders-Rodewald | Iveco Powerstar | in 9.31'37" |
2. | Loprais-Valtr jr-Stross | Praga V4S DKR | a 12'55" |
3. | Macik-Svanda-Tomasek | Iveco Powerstar | a 21'57" |
4. | De Baar P.-Sikola-Vershoor | Tatra Buggyra | a 40'55" |
5. | Valtr-Kilian-Kilian | Tatra Phoenix | a 47'54" |
6. | Huzink-Buursen-Roesink | Renault C460 Hybrid | a 49'32" |
7. | Becx-Kuijpers-Van Ginkel | Iveco Powerstar | a 1.12'26" |
8. | Van den Brink M.-De Pol-Torrallardona | Iveco Powerstar | a 1.16'52" |
9. | Paskevicuis-Veliamovic-Gaspariunas | Tatra Jamal | a 1.16'57" |
10. | Bellina-Gotti-Arnoletti | Iveco Powerstar | a 1.29'20" |
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