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Intervista

Dakar, Botturi cade e patisce il caldo nella prima tappa argentina

Il pilota di Lumezzane ha danneggiato la sua Yamaha nella prima speciale della decima tappa, ma fortunatamente è ok. A preoccuparlo però è soprattutto il caldo arrivato tutto d'un colpo.

Alessandro Botturi, Yamaha

Alessandro Botturi, Yamaha

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#18 Yamaha: Alessandro Botturi
#18 Yamaha: Alessandro Botturi
Lavori di riparazione sulla Yamaha #18 di Alessandro Botturi e sul furgone di assistenza
#18 Yamaha: Alessandro Botturi
#18 Yamaha: Alessandro Botturi
Alessandro Botturi, Yamaha #18

Alessandro Botturi arriva al traguardo della prima speciale della decima tappa della Dakar un po' provato. "Fa caldo" dice subito, ma poi si rivolge ai suoi meccanici che per fortuna lo stanno aspettando lì fuori.

"Sono caduto, un gran volo" dice il pilota di Lumezzane e mentre si siede all'ombra a bere un po' d'acqua i suoi meccanici si mettono subito al lavoro: c'è il mono da cambiare perchè è scoppiato probabilmente nella compressione della caduta. E anche la parte anteriore della Yamaha del Bottu è tutta storta.

Fanno il prima possibile ma per fortuna l'assistenza rientra nel tempo della neutralizzazione che comprende anche un trasferimento di 103 chilometri fino alla seconda ed ultima speciale della giornata da 129 chilometri.

E' sorridente Botturi. "Un gran bel volo – ripete – ma per fortuna niente di grave, solo qualche botta qua e là. Però fa caldo, accidenti se fa caldo". Si parla di 38 gradi oggi con una leggera ventilazione ma un sole che tramortisce. "Lo sapevamo che dopo la Bolivia il caldo sarebbe arrivato tutto insieme, però accidenti se è forte".

Poi parla della tappa: "Saranno tre tappe difficili, quella di oggi e la marathon dei prossimi due giorni, credo decisive per la classifica". Un altro minuto di riposo e poi i fratelli Sant sono pronti per rimetterlo in sella e mandarlo nella seconda speciale, che si sta rivelando difficilissima a livello navigazione.

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