Dakar | Barreda cade ancora: "Dovevo guidare con una mano sola"
Joan Barreda è caduto nuovamente nell'ottava tappa della Dakar, ma il pilota della Honda non si è arreso e si è portato nella top 5 nella generale.
#88 Monster Energy Honda Team 2022: Joan Barreda Bort
Honda Racing
Dakar 2022 | Moto
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Il pilota della Honda ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatto nella tappa di lunedì, proseguendo dopo essere caduto su una duna, infortunandosi nuovamente alla clavicola sinistra già fratturata e dovendo convivere con un forte dolore.
Anche così, Joan Barreda è riuscito a completare la tappa con il 10° tempo, nonostante sia partito terzo e sia stato anche costretto ad aprire la pista insieme al compagno Nacho Cornejo in alcune occasioni.
Lo spagnolo ha anche scalato la classifica generale, nella quale ora occupa il quinto posto, staccato di 14'38" da Sam Sunderland (GasGas), che ha riconquistato la leadership dopo la vittoria di tappa di oggi.
"E' stata una tappa difficile. La prima parte era molto sabbiosa e poi sono caduto sul salto di una duna: la ruota anteriore si è bloccata e sono stato sbalzato in avanti. La moto mi è caduta addosso. Ma ho cercato di andare avanti e di seguire Nacho, che stava guidando con un ottimo ritmo", ha detto Barreda.
"Nell'ultima parte, quella con più navigazione, abbiamo fatto un errore su una nota che ci ha condizionato molto, perché abbiamo perso tra i 10 ed i 15 minuti. E' stato un peccato, perché poteva essere una tappa molto buona per noi", ha aggiunto.
"Nella caduta ho sentito che la mia clavicola è uscita di nuovo e per alcuni minuti mi ha fatto molto male. Ho dovuto guidare con una mano sola. Ma poi con il passare dei chilometri è andata sempre meglio. Ora cercheremo di arrivare al bivacco e recuperare, provando a sfruttare la posizione di partenza di domani".
Senza quell'errore di navigazione che gli è costato molto caro, Barreda avrebbe potuto essere a meno di dieci minuti dalla vetta nella classifica generale.
"Abbiamo sbagliato negli ultimi 40 chilometri, ma le gare sono così. Alla fine, l'importante è che stiamo facendo bene. Ora dobbiamo ad andare avanti, perché mancano quattro giorni e può succedere ancora di tutto", ha aggiunto.
"Dobbiamo lottare, ogni giorno dobbiamo dare il massimo. Oggi, essendo in una posizione leggermente più avanzata, con una sospensione leggermente più morbida, ho sofferto un po' sulle dune. Ma nelle prime posizioni vanno tutti molto forte, bisogna stringere i denti e guardare avanti", ha concluso.
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