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Dakar: Bahrain Raid Xtreme/Prodrive completa lo shakedown del T1+

Il team Bahrain Raid Xtreme/Prodrive ha completato uno shakedown di due giorni con il suo nuovo BRX Hunter T1+ condotto da Nani Roma e Alex Haro su una tappa del Rally RACC in Galles.

Bahrain Raid Xtreme Hunter T1+

Foto di: Prodrive

I nuovi regolamenti FIA che si applicheranno alla categoria auto principale del Rally Dakar 2022 (1-14 gennaio in Arabia Saudita) e il nuovo Campionato del Mondo Cross-Country hanno costretto i top team a modificare i loro veicoli 4x4 per adattarli alle nuove specifiche tecniche T1+, come Motorsport.com aveva anticipato all'inizio di quest'anno.

I 4x4 avranno 350mm di escursione delle sospensioni (rispetto agli attuali 280 mm), ruote da 37 pollici (rispetto alle precedenti ruote da 35" che hanno causato innumerevoli forature nelle prime due edizioni della Dakar in Arabia Saudita) e un telaio da 2,30 metri (invece dei 2 metri della versione 2021). Saranno anche più pesanti, passando da 1850 kg a 1950 kg.

Tutto questo è stato necessario per cercare di eguagliare le prestazioni di Toyota, Ford e Bahrain Raid Xtreme/Prodrive con il nuovo prototipo ibrido di Audi (nella categoria T1-E, ma che potrà competere per l'assoluta con le T1 e T1+).

Il personale Prodrive di Banbury (Regno Unito) ha iniziato ad assemblare la prima unità del BRX Hunter T1+ a metà agosto, cominciando dal telaio, prima di passare a montare la nuova sospensione. Negli ultimi giorni di agosto, i tecnici hanno finito la carrozzeria in carbonio a Milton Keynes, dove si trova l'impianto di compositi del team britannico.

Giovedì e venerdì scorso (2 e 3 settembre) Nani Roma e Alex Haro sono saliti nell'abitacolo del prototipo 4x4 per completare oltre 200 km di test sulla sezione Sweet Lamb del Rally WRC RACC, a pochi chilometri da Llanidloes (Powys, Galles). Sébastien Loeb era invece impegnato nel Rally Mont Blanc con una Peugeot 306 Maxi e Daniel Elena alle note.

"È stato uno shakedown per impostare tutto, per vedere che i sistemi funzionassero in vista del prossimo test in Marocco. Il cambiamento del parabrezza anteriore è stato molto evidente, ci dà molta più visibilità e lo noteremo nelle dune. Abbiamo scoperto che, anche se è molto più grande e pensavamo che sarebbe stato più difficile su strade strette, funziona bene e senza problemi sulle PS del WRC", ha detto Roma a Motorsport.com.

"Siamo contenti di quello che abbiamo visto, ma c'è tanto lavoro da fare perché ci sono molte cose nuove in termini di set-up, affidabilità e così via. Penso che abbiamo un buon materiale e ora dobbiamo vedere come va in posti che conosciamo, come il Marocco. La sensazione è abbastanza diversa da quella dell'anno scorso, ma non ci sono stati aspetti negativi, tranne che si sente un po' meno potenza perché ha più peso. Ma siamo molto felici e ora è il momento di lavorare duro".

"Spero che con il bilanciamento delle prestazioni della FIA si possa compensare la perdita di potenza per essere alla pari con Audi, soprattutto in termini di accelerazione pura, dato che tutti noi saremo limitati a 170 km/h massimo".

Ora il team Bahrain Raid Xtreme è partito per il Marocco, dove inizierà due settimane intense di test nel deserto e sulle dune per mettere a punto il nuovo Hunter T1+. Nella prima settimana, Roma-Haro saranno al volante, mentre nella seconda subentreranno Sébastien Loeb e il suo nuovo co-pilota, Fabian Lurquin.

La squadra gestita dalla Prodrive ha in programma di partecipare al Rally del Marocco (8-13 ottobre), prima di recarsi in Arabia Saudita per altre settimane di test intorno a Ha'il e al Hail International Rally (6-11 dicembre) come prova finale prima della Dakar.

Anche Audi Sport ha iniziato i suoi primi test nel deserto all'inizio di questa settimana con la nuovissima RS Q e-tron con cui farà il suo debutto nella Dakar a gennaio con Mathias Ekström, Carlos Sainz e Stéphane Peterhansel. Toyota è l'unica delle tre squadre principali nella disciplina che non ha ancora rivelato alcun rendering o indizio sul suo Hilux T1+ 4x4 modificato che, come noto a Motorsport.com, è stato sviluppato in Sud Africa dall'inizio di luglio.

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