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Intervista

Dakar: Loeb non troppo sorpreso del primo successo

Il francese in alcuni tratti conosceva le strade e avrebbe usato le note del Rally di Argentina

#314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena

Foto di: Red Bull Content Pool

#314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena
#314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena
Sébastien Loeb, Peugeot Sport
#314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena
Sébastien Loeb, Peugeot Sport
Joan Barreda, Honda
Joan Barreda, Honda
#314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena

"E’ stato un buon inizio". Quando Sébastien Loeb e Daniel Elena sono arrivati al bivacco di Termas de Rio Hondo sono stati applauditi da tutte le persone presenti dopo la storica vittoria del francese che ha portato la Peugeot 2008 DKR al primo successo di tappa.

Sebastien è rimasto calmo, come sempre, e ha spiegato come è nata l’affermazione alla sua prima tappa effettiva di questa Dakar...
"La macchina è molto buona, la nostra Peugeot è stata molto veloce nella speciale ed è una bella notizia pensando al resto della gara. Soprattutto perché la pista era un po' come una speciale del mondiale rally e il buggy non è certo il mezzo migliore per questo tipo di strada. La vettura è competitiva: ho vinto anche se ho commesso un piccolo errore nel fango dove mi sono piantato, ma poi ho ripreso il passo e sono molto felice del risultato".

Un buon viatico per il nove volte campione del mondo dei rally: l’alsaziano che ha la risposta pronta ci ha spiegato che se la strada era la stessa delle ps del Rally di Argentina, la differenza si è rimarcata nel diverso stile di guida:
"L’approccio della guida nel WRC è diverso da quello nei Rally Raid, anche se cerco di fare del mio meglio. Nello stretto lo stile è lo stesso, ma nel veloce bisogna stare molto più attenti, perché non si sa che cosa ci sarà dietro a un ostacolo. La sensazione, comunque, è stata buona".

E a proposito del team del Leone ha aggiunto:
"Penso che sia stato un buon inizio per Peugeot, molto meglio rispetto allo scorso anno. Abbiamo ottenuto una bella doppietta già all’inizio, ma abbiamo una lunga strada davanti e sappiamo che sarà difficile per le vetture e i piloti".

E quando alla fine della speciale gli hanno confermato che aveva colto il miglior tempo, Sebastien era sorpreso solo a metà:
"Sì, sapevo di aver corso bene, e tranne l'errore in mezzo alla speciale, ho sempre guidato con un buon ritmo. Sapevo che il podio potesse essere a tiro, ma sinceramente non mi aspettavo di essere il più veloce, perché ero sicuro che le trazioni integrali sarebbero state più veloci di noi nella speciale".

In realtà vale la pena di svelare un segreto: alcuni pezzi della speciale di oggi sono state strade del Rally di Argentina che Loeb e Elena conoscevano benissimo: pare che il francese per alcuni tratti abbia potuto usufruire delle note che erano state usate al tempo della Citroen. Un bel vantaggio che ha permesso al transalpino di prendere un bel vantaggio su Stephane Peterhansel, il compagno di squadra staccato 2’23”.

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