Dakar | Audi: resistenza aerodinamica ridotta del 15%, ecco come
Per l'edizione 2023 del rally raid più duro al mondo, la RS Q e-tron E2 è stata profondamente rivista dagli uomini dei Quattro Anelli: scopriamo come sono state apportate le modifiche con le novità all'avantreno e retrotreno.
Audi
Dakar 2023 | Audi
L'Audi si presenta per la seconda volta alla Dakar con la rinnovata RS Q e-tron E2: seguite tutti gli aggiornamenti su Motorsport.com
Ci stiamo pian piano avvicinando alla partenza dell'edizione 2023 della Dakar e con essa sale la curiosità per vedere come si comporterà la nuova Audi.
A fine agosto il marchio dei Quattro Anelli ha presentato la RS Q e-tron E2, versione profondamente rivista della vettura che aveva esordito nel 2022 in Arabia Saudita, ottenendo subito ottimi risultati dopo un avvio con qualche problemino di gioventù.
Un rally raid durissimo per il quale gli uomini della Casa tedesca, che collaborano con la Q Motorsport, e gli equipaggi formati da Mattias Ekström/Emil Bergkvist, Stéphane Peterhansel/Edouard Boulanger e Carlos Sainz/Lucas Cruz, si sono preparati per un anno intero, cercando di modificare al meglio il mezzo.
Uno degli aspetti su cui si è puntato moltissimo è il... dimagrimento, cosa che si è vista subito quando sono stati tolti i veli all'auto in sede di presentazione. Ma le operazioni non si sono fermate qui: in futuro, i prototipi di categoria T1U dovranno pesare 2.100 chilogrammi contro i precedenti 2.000 kg.
Audi RS Q e-tron E2
Photo by: Audi
Dato che la prima generazione della RS Q e-tron era caratterizzata da un peso superiore al minimo regolamentare, è stato comunque possibile “limare” diverse decine di chilogrammi, abbassando anche il baricentro.
Sebbene le nuove dimensioni dell'abitacolo comportino una sezione frontale più ampia, quindi meno favorevole a livello fluidodinamico, la resistenza aerodinamica complessiva è stata ridotta del 15%, con una aerodinamica, specie nelle zone dell’avantreno e del retrotreno, totalmente inedita.
L’andamento del sottoscocca evoca le forme dello scafo di un’imbarcazione: il punto più ampio si trova in corrispondenza dell’abitacolo, mentre gli ingombri trasversali si riducono progressivamente verso gli assali.
Audi ha eliminato la sezione dei passaruota alle spalle delle ruote anteriori, denominata “piede d'elefante”, che fungeva da raccordo con i pannelli delle portiere. Un intervento a vantaggio della leggerezza e della pulizia dei flussi.
Ma come si è lavorato a questo ambizioso progetto? Axel Löffler, Responsabile Design di Audi RS Q e-tron racconta come è nata la versione E2.
Audi RS Q e-tron E2
Photo by: Audi
“L'Audi RS Q e-tron E2 non condivide nemmeno un componente della carrozzeria con la prima generazione della vettura. Pur rispettando il regolamento quanto a dimensioni interne, l’abitacolo, che in precedenza era incassato in corrispondenza del tetto, è ora sensibilmente più ampio. Anche i cofani anteriore e posteriore sono stati ridisegnati", spiega Löffler.
“Abbiamo ridotto in modo radicale gli ingombri della sezione inferiore del cofano posteriore, a sinistra e a destra dei montanti B. Questa soluzione, in combinazione con nuove tecniche di lavorazione dei compositi, in primis inedite stratificazioni di fogli e tessuti in carbonio, permette di contenere sensibilmente le masse”.
“L’aerodinamica non va sottovalutata nei rally raid. Da regolamento, la velocità massima resta limitata a 170 km/h. Ciò che cambia è piuttosto il fabbisogno energetico, inferiore rispetto al primo step del prototipo elettrico”.
“Abbiamo ottenuto questo risultato grazie alla fluidodinamica computazionale (CFD, Computational Fluid Dynamics in inglese), ovvero allo sviluppo mediante simulazioni al computer piuttosto che in galleria del vento, con conseguenti vantaggi in termini di rapidità e precisione d’analisi”.
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