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Dakar: Audi completa i primi test con il prototipo RS Q e-tron

Il nuovo progetto ibrido di Audi Sport per il Rally Dakar ha completato le sue prime due settimane nel deserto del Marocco, ma non senza problemi.

Audi RS Q e-tron

Audi Communications Motorsport

L'Audi RS Q e-tron ha già affrontato i suoi primi chilometri di test tra le dune del deserto marocchino. Carlos Sainz, Stéphane Peterhansel e Mattias Ekström si sono alternati al volante della vettura tedesca dal 6 settembre, insieme ai loro co-piloti, rispettivamente Lucas Cruz, Edouard Boulanger ed Emil Bergkvist.

La coppia spagnola - come hanno fatto nello shakedown di metà luglio - è stata incaricata di portare a battesimo nella sabbia marocchina il prototipo ibrido con cui Audi farà il suo debutto alla Dakar nel gennaio 2022.

Le due settimane di test del team Audi Sport - dopo lo shakedown in Germania e i giorni nel deserto di Monegros a Saragozza, in Spagna, all'inizio di agosto - non sono state senza complicazioni, poiché numerose tempeste di sabbia hanno disturbato il lavoro di rodaggio del mezzo, e le temperature (a volte superiori ai 40°C) hanno rappresentato una vera sfida per l'innovativo powertrain della RS Q e-tron.

Il team non ha voluto rendere pubblico il numero di chilometri percorsi durante questi primi 14 giorni di prove in condizioni reali, ma i suoi membri hanno fatto capire che c'è molto lavoro da fare e poco tempo a disposizione.

"Come previsto, sono sorti alcuni nuovi problemi con le alte temperature, che hanno ripetutamente causato interruzioni dei test e che devono essere risolti prima dei prossimi", ha detto il Team Principal di Q Motorsport, Sven Quandt.

"Ci aspettiamo temperature molto più basse al Rally Dakar. Tuttavia, siamo andati apposta in Marocco per testare nelle condizioni più estreme. Componenti come la MGU, per esempio, non sono stati sviluppati per l'uso a temperature ambientali così elevate, ma anche la trasmissione e altre cose sono state spinte al loro limite o addirittura oltre le temperature previste", ha aggiunto Andreas Roos, responsabile di Audi Sport racing.

"Le informazioni che abbiamo acquisito in Marocco sono inestimabili, ma ci mostrano anche che abbiamo ancora molto da fare prima del Rally Dakar e non rimane molto tempo".

Il principale inconveniente di Audi, come rivelato dai responsabili del progetto, sembra risiedere nel funzionamento delle tre MGU (due booster su ogni asse motore e un altro in grado di convertire l'energia cinetica del motore TFSI a combustione in elettricità) ad alte temperature.

"Si tratta di gestire in modo ottimale la temperatura e di essere in grado di richiamare le massime prestazioni della batteria. È qui che ne stiamo capendo di più provando. E' proprio per questo che siamo andati nel deserto con una trasmissione elettrificata: stiamo acquisendo un'incredibile quantità di dati ed esperienza che condividiamo con i nostri colleghi dello sviluppo delle auto di serie", aggiunge Roos.

Una delle modifiche provate in Marocco è stata la configurazione dell'abitacolo - piuttosto piccola, come Motorsport.com aveva potuto vedere in prima persona nella fabbrica di Neuburg a fine luglio - in modo che il pilota e il co-pilota siano più comodi e comunichino meglio tra loro.

"Questo era una delle tante cose da fare che avevamo sulla nostra lista dopo il test di Saragozza. In Marocco abbiamo apportato delle modifiche in modo che il pilota e il co-pilota abbiano più spazio nell'abitacolo e possano anche comunicare meglio tra loro. I riscontri sono stati positivi", spiega Roos.

Audi Sport, in parallelo, ha già iniziato la costruzione di una delle tre unità da competizione che verranno utilizzate nei prossimi mesi, con un telaio battezzato '104' e in cui sperano di implementare tutto ciò che si è imparato durante i test già completati, oltre a quelli a venire.

Secondo le notizie raccolte da Motorsport.com, il debutto era previsto per il Rally del Marocco (8-13 ottobre), che conta per la Coppa del Mondo FIA Cross Country 2021, negli ultimi anni test finale prima della Dakar per i suoi partecipanti.

Lì, avrebbero anche gareggiato per la prima volta contro i nuovi prototipi della categoria T1+ di Prodrive e Toyota Gazoo Racing, che sono destinati a lottare per la vittoria assoluta nella Dakar 2022 in Arabia Saudita.

Sembra però che la Casa dei Quattro Anelli abbia deciso durante le ultime settimane di continuare i test e sviluppare un sistema di propulsione che non è mai stato utilizzato in un rally raid prima, il quale ha molte peculiarità quando si tratta di interazione tra i suoi diversi componenti in condizioni di gara reale.

L'esordio potrebbe quindi avvenire nell'Abu Dhabi Desert Challenge (5-11 novembre), oppure all'Ha'il International Rally (6-11 dicembre).

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