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Intervista

Dakar 2021: Horn lancia la sfida con l'idrogeno

Il copilota di Despres, Mike Horn è un avventuriero che ha portato a termine ogni impresa impossibile, dal Polo Nord all’Himalaya all’Amazzonia. Ieri nel bivacco di Neom della Dakar ha presentato il progetto della Gen-Z la vettura a idrogeno con la quale sarà in gara nel 2023, aprendo una porta sulle corse del futuro.

#314 Abu Dhabi Racing Peugeot: Cyril Despres, Mike Horn

#314 Abu Dhabi Racing Peugeot: Cyril Despres, Mike Horn

A.S.O.

“Sin da ragazzo ho seguito la Dakar così come mi piaceva correre in macchina, ma poi la mia vita è diventata un’Avventura, nel vero senso della parola, così ho iniziato a esplorare il mondo”. Quando si parla dei grandi avventurieri del nostro tempo un nome eccelle sugli altri. Quello di Mike Horn. Il sudafricano ha intrapreso e portato a termine ogni impresa impossibile, dal Polo Nord all’Himalaya, all’Amazzonia.

Ambasciatore nel mondo per la salvaguardia del pianeta, Horn fu criticato anno scorso quando decise di correre la Dakar a fianco di Cyril Despres.
“Fu incredibile. I 62 milioni che mi seguono per le tematiche ambientali furono spietati nelle loro critiche. Mi accusavano di aver tradito la causa e di andare a inquinare il deserto con una macchina da corsa”, racconta in modo molto animato Mike Horn.

I fans non sapevano. “Io non conosco la navigazione con il Roadbook ma accettai l’invito di Cyril perché volevo vivere la gara dal di dentro, per capire, osservare”.

E così dopo un anno di studio, ieri al bivacco di Neom, Horn e Despres hanno presentato il loro progetto innovativo e rivoluzionario: correre nel 2023 con una macchina completamente a idrogeno.
“Quest’anno siamo in corsa, ma la nostra vettura é un laboratorio su quattro ruote. Abbiamo sensori ovunque per raccogliere i dati che ci serviranno per la Gen-Z”.

Visionario? “No, realista” risponde sereno Mike Horn, il viso perennemente abbronzato è scavato dalle rughe.

"Fin da bambino mio padre mi ha insegnato a sognare. “Dream big”, mi diceva, “se i sogni non sono abbastanza impossibili da farti paura, allora non sono abbastanza grandi”. La mia vita è stata questo: inseguire le mie passioni e trasformarle in realtà “.

Sulla Dakar Horn vuole realizzare lo stesso sogno.
“Contribuiremo a creare una vettura che rispetti l'ambiente senza rinunciare al piacere di correre e di esplorare nuovi continenti".

Ma cos'è l'avventura per uno che dell'avventura ne ha fatto un mestiere?
"L'avventura è libertà. Io sono abituato ad un'avventura wild, selvaggia, ad imprese impossibili dove l'uomo si confronta con l'immensità della natura. Le avversità ti costringono a scavare ancora più dentro di te per trovare le soluzioni. I limiti così si espandono".

Negli occhi scorrono come tanti fotogrammi le vette che ha scalato senza ossigeno e i ghiacciai che ha attraversato in solitaria. E la Dakar? "É un'avventura organizzata".

Cyril Despres e Mike Horn cambiano una sospensione alla 43esima Dakar: nel 2023 correranno con una vettura a idrogeno

Cyril Despres e Mike Horn cambiano una sospensione alla 43esima Dakar: nel 2023 correranno con una vettura a idrogeno

Photo by: A.S.O.

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