Dakar, Camion, Tappa 10: Shibalov prima dello stop
La decima speciale, prima frazione della Tappa Marathon, è stata interrotta al km 223 dopo il peggioramento delle condizioni meteo mentre erano al comando Shibalov, Sotnikov e Nikolaev. Karginov resta leader e destra attenzione di quarto posto di Huzink con il Renault C460 Hybrid.
Il continuo peggioramento delle condizioni meteo con raffiche di vento molto violente hanno consigliato la direzione gara della Dakar di interrompere la disputa della 10 Tappa, Haradh-Shubaytah, al km 223 per dare modo a tutti mezzi di sicurezza di intervenire a supporto dei concorrenti in difficoltà.
In particolare i soccorsi si sono concentrati su Roman Starikovich e Bert Heske che con la loro Toyota si sono capottati riportando entrambi seri danni alla colonna vertebrale, per cui sono stati trasferiti in elicottero all'ospedale più vicino.
Nei camion lo stop è arrivato mentre c'erano tre Kamaz in fuga, con il MAZ di Siarhei Viazovich in ritardo di oltre mezz'ora dopo una disavventura nelle prime battute dell'attraversamento dell'insidioso deserto di Rub al Khali.
Tranne il bielorusso che si allontana dai russi che conducono la gara, la classifica non ha subito importanti cambiamenti in quella che era la prima parte della Tappa Marathon: gli equipaggi superstiti quando arriveranno al bivacco non troveranno alcuna assistenza e dovranno arrangiarsi a fare il rialzo per la tappa di domani che porterà la carovana nuovamente ad Haradh.
I bisonti della strada si sono "risparmiati" le alte dune di circa 250 metri che avrebbero caratterizzato gli ultimi 30 km della speciale e che avrebbero potuto determinare una forte selezione che, invece, non c'è stata.
Andrey Karginov, dopo le due forature di ieri, ha approcciato la speciale in modo guardingo: il leader assoluto della classifica camion ha evitato di prendere rischi inutili e si è accontentato della quinta posizione nella graduatoria di oggi, lasciando ad Anton Shibalov il successo di tappa e solo un paio di minuti nella generale.
Shibalov, alla terza affermazione in questa Dakar, ha guidato il tris di Kamaz 43509 con Dmitry Sotnikov e Eduard Nikolaev a far da assistenze veloci. Sarebbe stato un poker russo se fra i primi tre e Karginov non si fosse infilato Gert Huzink che ha portato alla ribalta il Renault C460 Hybrid, vale a dire il primo camion ibrido alla Dakar portato in gara in modo brillante dal team Riwald.
L'equipaggio olandese ha concesso ai Kamaz di vertice solo 1'41", segno che le potenzialità per fare bene ci sono tutte: Gert sperava di poter usare i motori elettrici proprio per scalare le insidiose dune che sono state tagliate dal percorso, ma ha avuto la conferma che la scelta tecnica può avere uno sbocco nel futuro.
La classifica generale
10. Tappa (Haradh-Shubaytah)
speciale: 534 km; trasferimento: 74 km; totale: 608 km
Pos. | Pilota/Meccanico/Navigatore | Camion | Tempo/distacco |
1 | Karginov-Mokeev-Leonov | Kamaz 43509 | 40.20'04" |
2 | Shibalov-Nikitin-Tatarinov | Kamaz 43509 | +36'08" |
3 | Viazovich-Haranin-Zaparoshchanka | Maz 6440RR | +1.40'00" |
4 | Loprais-Pokora-Alkendi | Praga V4S DKR | +2.21'18" |
5 | Sotnikov-Akhmadeeev-Akhmetzianov | Kamaz 43509 | +2.48'10" |
6 | Macik-Tomasek-Svanda | Iveco Powerstar | +3.12'13" |
7 | Van Kasteren-Rodenwald-Snjiders | Iveco Powerstar | +3.52'02" |
8 | Vishneuski-Novikau-Neviarovich | Maz 5309RR | +4.37'52" |
9 | Soltys-Sikola-Schovanek | Tatra | +5.03'53" |
10 | Sugawara-Mochizuki-Somemiya | Hino 500 | +5.19'29" |
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