Dakar, continua la bella rimonta di Carlos Sainz
Lo spagnolo è scattato 14esimo nella Tappa 3 e ha concluso al secondo posto, a 1'23" da Loeb
Foto di: Red Bull Content Pool
Continua il grande inizio di Dakar per la Peugeot. Nella Tappa 3 è arrivata la seconda doppietta consecutiva, che consolida lo status di vettura già performante per la 2008 DKR. Per il secondo giorno di fila è stato Sébastien Loeb a centrare il successo di tappa, ma a impressionare è stata anche a prestazione di Carlos Sainz, subito chiamato alla rimonta dopo i problemi di motore accusati nell'avvio della competizione sudamericana.
Loeb continua a dare segnali importanti. Se la vittoria della Tappa 2 poteva essere interpretata come una stage favorevole grazie alle note già stilate quando concorreva per l'iride WRC, questa seconda affermazione non può più essere considerata un caso. Loeb ha però ammesso di temere le prossime speciali, che saranno effettuate su fondi differenti, in cui l'alsaziano non può vantare una grande esperienza.
"Questa speciale ci è piaciuta molto. Avevo la sensazione che i tempi fossero molto ravvicinati e quindi ho spinto a fondo. Per ora va tutto bene e mi piace la Dakar. Abbiamo avuto due giornate favorevoli. La vettura si comporta benissimo ed è molto prestazionale. Per ora, ho un buon feeling su questo tipo di piste, ma sarà diverso quando dovremo affrontare altri terreni con delle speciali lunghe, con un forte caldo. Un’esperienza che non conosco ancora. Vedremo come andrà!".
Carlos Sainz è scattato dalla 14esima posizione nella Tappa 3 per poi terminare secondo, a 1'23" dal compagno di squadra transalpino. Questa prestazione porta il madrileno all'interno della Top Ten della graduatoria assoluta, a oltre 12 minuti di distanza da Loeb. La gara, però, è appena iniziata e Sainz sa che dovrà continuare a spingere forte per recuperare più posizioni possibili.
"Abbiamo realizzato anche oggi una bella prestazione, anche se è stata di nuovo una giornata difficile. All’inizio della speciale c’è stato un temporale e poi abbiamo dovuto guidare nel fango per circa 60 km. Quando la pista si è finalmente asciugata, mi sono ritrovato nella polvere di Yazeed Al Rajhi. Infine sono riuscito a superarlo, ma c’è stato un altro forte temporale alla fine del percorso".
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