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Intervista

Dakar: tutto quello che c'è da sapere sulla Marathon

Erick Nevels ci ha spiegato quelle che sono le novità principali che incontrerà la carovana in questa edizione

#32 Honda: Paolo Ceci

Foto di: Honda

#20 Sherco: Alain Duclos
#255 Honda: Mohamed Abu-Issa
#314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena
#322 Toyota: Marek Dabrowski, Jacek Czachor
#325 Mini: Adam Malysz, Xavier Panseri
#500 Kamaz: Ayrat Mardeev, Aydar Belyaev, Dmitry Svistunov

Erick Nevels è il presidente della giuria moto in questa Dakar 2016 e a lui abbbiamo chiesto di spiegarci il significato di una tappa Marathon, che quest'anno si presenta con alcune novità importanti, per i piloti della carovana.

"La tappa Marathon significa che non esiste alcuna assistenza tra una speciale e quella successiva. C'è un parco assistenza al termine della prima giornata, nel quale i piloti sono obbligati ad entrare. Le assistenze devono iniziare a muoversi verso il prossimo bivacco, in questo caso in Bolivia, quindi a Jujuy resteranno solamente i piloti" ha spiegato.

Questo non vuol dire però che saranno abbandonati al loro destino: "L'organizzazione fornirà a tutti un kit "di sopravvivenza" con all'interno il necessario per la toilette ed alcune cose utili a dormire al caldo. In ogni caso potranno dormire in un'area al chiuso e potranno mangiare nel ristorante del bivacco. Dunque, parliamo di due aree in buone condizioni".

Anche a livello di gomme ci saranno delle restrizioni importanti: "Gli pneumatici vengono marcati perché si tratta di uno degli elementi che non potrà essere scambiato tra i concorrenti, almeno nella prima fase. Se necessario, gli incroci potranno avvenire solamente dopo l'inizio della seconda fase della tappa marathon".

Poi ecco un chiarimento relativo al funzionamento del regime di parco chiuso: "Arriveranno al traguardo della prima parte della tappa ed entreranno direttamente nel parco chiuso. In passato non c'era questo regime e i piloti potevano anche fare assistenza ai mezzi, ma non questa volta. Domani poi potranno rientrare nel parco chiuso 15 minuti prima del loro orario di partenza per portare il road book sulla moto".

Per le auto invece la situazione è più semplice: ogni equipaggio può caricare tre gomme di scorta, ma può contare solamente su questa per l'intera durata della due giorni. Anche i protagonisti delle quattro ruote entreranno in parco chiuso a Jujuy senza poter toccare le macchine. Se qualcuno dovesse arrivare con una foratura, non potrà neppure sostituire la gomma: per farlo dovrà attendere che domani parta il suo tempo di gara. Infine, sarà solamente uno il punto di rifornimento autorizzato all'interno del bivacco.

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