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Intervista

Dakar, Botturi: "Correndo con Meo mi sono divertito"

Alessandro ha corso per 60 chilometri con il vincitore della tappa, chiudendo poi 17esimo assoluto

#18 Yamaha: Alessandro Botturi

#18 Yamaha: Alessandro Botturi

Yamaha Team

#18 Yamaha: Alessandro Botturi
#18 Yamaha: Alessandro Botturi
#18 Yamaha: Alessandro Botturi
#18 Yamaha: Alessandro Botturi
Jean-Paul Cottret, Daniel Elena
#18 Yamaha: Alessandro Botturi

La cosa che più è piaciuta ad Alessandro Botturi della tappa odierna, la 7 della Dakar 2016, sono stati quei 60 chilometri corsi quasi fianco a fianco con Antoine Meo, poi vincitore della prova speciale. “So che ha vinto Meo oggi, abbiamo fatto un bel pezzo di speciale insieme – ride Botturi al bivacco di Salta – abbiamo corso per sessanta chilometri a fuoco! Mi è talmente piaciuto che mi è passato il mal di polso. Non ho pensato più a nulla se non a divertirmi su questo tratto di pista, un po' montagnosa, con curve, in certi casi più largo. Abbiamo fatto una gran bella bagarre, mi faceva andare avanti, io mi mettevo da parte per farlo passare e lui mi diceva 'no, stai davanti tu che hai un ritmo bello alto'. Ci siamo talmente divertiti che quando siamo usciti dalla speciale ci siamo abbracciati perchè è stato troppo bello”. 

Un Botturi sorridente finalmente in una Salta assolatissima, al termine di una giornata che però non è stata sempre baciata dal sole: “Ad un certo punto abbiamo anche trovato la neve, oltre che la grandine, e veniva giù talmente forte che faceva male alla faccia. Abbiamo oltrepassato il guado senza grossi problemi, ma poi quando ci hanno fermato ci hanno informato che dietro era successo un po' di casino”.

Botturi non sa ancora i risultati, e li chiede al bivacco. E' soddisfatto della sua posizione e del suo distacco dai primi e poi ammette: “Il primo tratto della speciale sinceramente stamattina era un po' pericolosetto: stamattina picchiava il sole proprio di fronte a noi e quindi la visibilità, fra polvere e sole, non era buonissima. Si vedeva poco della pista e bisognava fare attenzione. Il secondo pezzo invece era bello, siamo saliti un po' in montagna e ci siamo divertiti”.

Impossibile non chiedergli del polso, che oggi davvero non sembra avergli dato problemi: “Oggi era veramente una speciale da enduristi e io mi sono gasato per questo ho sentito meno il dolore. Diciamo che vado migliorando, e domani con la giornata di riposo ne approfitterò per tenerlo fermo”.

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