Dakar, auto: ecco la situazione degli italiani
La Pajero di Marrini e Sinibaldi ha qualche problema al motore. Ritiro invece per Gianpaolo Bedin
Stefano Marrini e Stefano Sinibaldi stamattina sono partiti dal bivacco di San Salvador di Jujuy con la loro Mitsubishi Pajero, e dalla loro 100 posizione assoluta della tappa di ieri nella Dakar 2016, 92esimi in classifica generale, senza molta convinzione. Nei loro cuori la brutta sensazione che non avrebbero potuto finire la loro tappa oggi. “La macchina non va molto bene, abbiamo qualche problema e il motore non prende i giri. Considerando il tipo di tappa e soprattutto le salite e l'altitudine che raggiungeremo sarà un miracolo se riusciremo a chiudere la speciale”.
Purtroppo il pessimismo non è un buon alleato, ma Stefano Marrini aveva le idee chiare questa mattina al momento del via. Certo la loro è una Dakar un po' alla ventura, senza assistenza, con un paio di amici al seguito che a Buenos Aires hanno acquistato un paio di chiavi, un giravite, una pinza e poco altro per potersi rendere utili in caso di necessità. Ma non possono fare molto, tanto è vero che alla semplice domanda: “Perché il motore non prende i giri?” stamattina nessuno ha saputo rispondere.
Non avere l'assistenza, o un camion di appoggio, ieri sera significava lavorare sotto il diluvio universale, o magari andare in paese e cercare almeno una pensilina per aprire il cofano e scoprire che cosa non andava nel Pajero. Questo non è stato fatto e quindi le speranze sono ridotte al minimo. Anche nell'edizione dello scorso anno Marrini era venuto in Argentina da solo e si era ritirato per rottura nelle primissime fasi della gara.
Per quanto riguarda invece gli altri italiani va segnalato il ritiro di Gianpaolo Bedin già nella tappa di Termas de Rio Hondo: ha rotto il motore del suo buggy ed è rimasto bloccato a metà speciale. Con mezzi di fortuna ieri è riuscito a raggiungere Termas de Rio Hondo, dopo che tutti erano già partiti e ha trovato una vettura con la quale potrà raggiungere la gara e unirsi alla carovana. Il suo buggy però, nel frattempo, è parcheggiato a bordo pista, nella speciale che da Villa Carlos Paz portava a Termas.
Tengono duro invece Michele Cinotto e Maurizio Dominella, in giro per il bivacco ieri sera con un grande ombrello, in attesa del briefing. Nella classifica di tappa con il loro Polaris Razor hanno chiuso ieri in 74. posizione e nell'assoluta in questo momento occupano la 63. posizione. In team con loro Eugenio Amos – italiano anch'egli – in coppia con lo spagnolo Rafa Tornabel, sempre su Polaris è poco più avanti, 57° assoluto.
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