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Dakar: Cottret-Elena, navigatori a confronto

Loeb e Peterhansel hanno centrato la prima doppietta Peugeot alla Dakar anche grazie ai navigatori

#302 Peugeot: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret

Peugeot Sport

#314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena
#314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena
Sébastien Loeb, Peugeot Sport
#314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena
#302 Peugeot: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
#302 Peugeot: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
Stéphane Peterhansel, Peugeot Sport
#302 Peugeot: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
Stéphane Peterhansel, Peugeot Sport
#314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena
Stéphane Peterhansel, Cyril Despres and Sébastien Loeb, Peugeot Sport
#302 Peugeot: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
Stéphane Peterhansel, Sébastien Loeb, Peugeot Sport

Due stili di navigazione a confronto: quelli di Polo Cottret il copilota di Stéphane Peterhansel e quello di Daniel Elena, specializzato in rally, copilota del 9 volte campione del mondo Sébastien Loeb. Oggi i due equipaggi Peugeot hanno ottenuto una grande doppietta nella prima tappa vera e propria della Dakar 2016, staccati di soli 2'23” e va sottolineato che "Mister Dakar" partiva esattamente tre minuti prima del pluricampione del mondo rally.

Oggi non possiamo certo dire che fosse una tappa di navigazione, bisognava stare solo attenti agli eccessi di velocità – spiega 'Polo' Cottret perché ce n'erano veramente molti e in questi casi c'è solo molto da perdere, bisognava esser prudenti. E poi bisognava guidare in maniera molto prudente, pulito per non fare errori perchè era facile oggi sbagliare qualche cosa. Il problema della giornata, che non era segnalato sul road book e anche l'organizzazione si è fatta sorprendere, era un tratto di fango lungo circa 300 metri, ed era veramente complicato passarci e diversi concorrenti hanno avuto problemi. Quando siamo arrivati noi (Peterhansel partiva nono stamattina) c'erano almeno tre concorrenti piantati nel fango e siamo riusciti a passare a filo, in un posto molto delicato. Ma siamo passati, per fortuna. Un punto difficile e soprattutto non previsto. Niente pioggia, anche i guadi non erano preoccupanti”.

E poi vengono i particolari interessanti, e divertenti per l'equipaggio: “Era una bella pista, scivolosa senza dubbio e ci siamo divertiti, era un piacere pilotare, con diverse spaccature ma in tutti i casi oggi bisognava stare solo attenti”. E poi aggiunge: “Un terreno ideale per Sebastien e siamo molto contenti che abbia vinto la tappa e soprattutto che non sia rimasto incastrato nel fango perchè se fosse successo avrebbe vanificato tutti gli sforzi che ha fatto per cercare di correre bene”.

Il rapporto fra Cottret ed Elena è buonissimo: “Con Daniel parliamo molto, tutti i giorni, se ha bisogno di qualche cosa viene a chiederla e ci intendiamo molto bene, lavoriamo bene senza alcun problema, anzi. La vera navigazione però non era certo oggi, si comincerà seriamente da dopo domani”.

Daniel Elena dal canto suo, è soddisfatto del risultato della prima tappa della Dakar, una vittoria serviva davvero alla Peugeot per tantissimi motivi e ottenuta da Loeb, con una doppietta ha un valore ancora più intenso. “Ci siamo piantati di brutto – racconta Daniel Elena perché questo è il fatto del giorno, vittoria a parte, che sembra interessare tutti – mentre dentro al tratto di fango c'erano Nani Roma e Xavi Pons. Penso che abbiamo perso un paio di minuti”.

Un errore involontario ovviamente: “Noi stavamo passando accanto – prosegue Elena – ma siamo caduti dentro il fango, non c'era nulla da fare. Non è stato certo volontario, ma abbiamo avuto fortuna, e siamo riusciti a uscire. Cercavamo di passare sul lato, dove sembrava più duro ma poi siamo scivolati nel fango. A quel punto abbiamo fatto marcia indietro e siamo finiti in mezzo al campo di mais, però almeno siamo usciti”.

Questa speciale non aveva nulla a che fare con le piste del vecchio Rally d'Argentina? Elena dice di no: “So che qualcuno diceva che c'erano dei tratti uguali, ma allora vuol dire che noi non l'abbiamo riconosciuti. Ieri si, sapevamo che era simile ma purtroppo non ci siamo passati”. Tappa annullata infatti ieri, ma la rivincita è arrivata oggi con la vittoria: “Non era una speciale difficile per la navigazione, è vero, però era comunque delicata, veloce, ma nello stesso tempo piena di piccoli trabocchetti nascosti, bisognava stare attenti..e non abbiamo l'abitudine di togliere il piede e rallentare. Noi siamo sempre a fondo e qualche volta è frustrante dover rallentare”.

Ed è sorpreso Daniel Elena anche dai momenti di silenzio all'interno della macchina: “Anche in questo caso non siamo abituati, noi parliamo sempre, le note si susseguono, invece oggi abbiamo avuto ben sette chilometri in cui non avevo nulla da dire. Però ho trovato comunque qualche cosa di cui parlare”, ride Daniel. E domani proprio a lui spetterà il compito di aprire la strada, visto che parte per primo: “Eh già – ammette il francese – e non sarà cosa facile. Tra l'altro il tratto di fango di oggi non era affatto segnalato sul road book e domani potrebbe accadere lo stesso visto che il tempo è cambiato e ha influito sullo stato del fondo della speciale. Domani apriamo e ho guardato un po' le correzioni che ci hanno dato insieme al road book e ci sono un sacco di modifiche fatte dagli apripista: diversa acqua, buche, piste danneggiate...vedremo che cosa troveremo, però sono preoccupato, visto che già oggi abbiamo avuto delle sorprese”.

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