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Dakar, Moto, Tappa 3: Barreda nella tripletta Honda

Seconda vittoria 2016 dello spagnolo, che torna leader. Sorprendono Benavides e Meo, male Faria e Price

#6 Honda: Joan Barreda

Red Bull Content Pool

Joan Barreda, Honda
Joan Barreda, Honda
#6 Honda: Joan Barreda and #92 KTM: Antonio Gimeno
#6 Honda: Joan Barreda
#6 Honda: Joan Barreda
#6 Honda: Joan Barreda
#6 Honda: Joan Barreda
#6 Honda: Joan Barreda
#6 Honda: Joan Barreda
#6 Honda: Joan Barreda

Joan Barreda e la Honda tornano a ruggire nella terza tappa della Dakar 2016. Lo spagnolo, già autore del miglior tempo nel Prologo di sabato, ha concesso il bis lungo gli appena 190 km cronometrati che erano previsti tra Termas de Rio Hondo e Jujuy (ridotti ancora a causa del maltempo che ha colpito l'Argentina negli ultimi giorni).

Il portacolori della HRC, indicato tra i possibili favoriti di questa edizione, ha guidato una grande tripletta delle CRF450 Rally, precedendo lo strepitoso esordiete argentino Kevin Benavides, staccato di soli 26" al traguardo, e l'altra moto con i colori HRC affidata a Paulo Goncalves, che quindi anche oggi ha dato un'altra scalata alla classifica.

Nella generale però alle spalle di Barreda c'è Stefan Svitko, oggi quinto, che quindi è il migliore dei piloti KTM. Lo slovacco è distanziato di 14" e forse è anche un po' rammaricato per essere incappato in una penalità di 1' senza la quale sarebbe lui a comandare le operazioni dopo questa terza tappa. La piazza d'onore odierna ha poi permesso a Benavides di portarsi provvisoriamente in zona podio, staccato di 48", con Goncalves che è risalito quarto a 1'08".

Tra le sorprese di giornata poi non si può non citare il cinque volte iridato di enduro Antoine Meo, che si è tolto la soddisfazione di piazzare la sua KTM in quarta posizione, staccato di meno di un minuto da uno specialista come Barreda. Nella generale viaggia decisamente più attardato in 13esima piazza, ma non bisogna dimenticare che per il francese si tratta della prima apparizione alla Dakar.

I protagonisti in negativo invece sono stati i due mattatori della seconda tappa, ovvero Ruben Faria e Toby Price. I due hanno fatto decisamente fatica a vestire i panni degli apripista e si sono ritrovati a perdere davvero parecchio terreno, nonostante questa fosse una speciale abbastanza breve: il portoghese della Husqvarna ha pagato 5'59", mentre l'australiano della KTM oltre otto minuti. Nella generale sono quindi precipitati rispettivamente all'ottavo ed al decimo posto.

Entrambi comunque sono ancora ampiamente in gara, visto che la top ten è tutta racchiusa nello spazio di appena cinque minuti. Davanti a loro si è inserito anche il terzetto composto da Alain Duclos, ancora molto competitivo con la sua Sherco e staccato di appena 1'10" dalla vetta, Matthias Walkner (KTM) e Pablo Quintanilla (Husqvarna).

Parlando di italiani, ha stretto i denti Alessandro Botturi: dopo la caduta di ieri, il pilota della Yamaha è stato sottoposto ad una lastra al polso, che ha evidenziato un danno abbastanza importante ai legamenti. Inoltre sul suo braccio è comparso un grosso ematoma. Questo però non ha impedito al "Bottu" di guadagnare addirittura una posizione nella classifica generale, risalendo 11esimo e vedendo aumentare il suo gap di meno di un minuto. Ha perso diverse posizioni invece Paolo Ceci, scivolato ai margini della top 30 con la sua Honda della HRC, mentre Jacopo Cerutti ha confermato la 31esima posizione nella generale della sua Husqvarna.

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