Dakar, Moto, Tappa 12: finalmente tocca alla Yamaha
Rodrigues vince la speciale e si rilancia per il podio. Price mette in ghiacchio la vittoria, Meo cade e perde 38'
Foto di: A.S.O.
E venne anche il giorno della Yamaha in questa Dakar 2016. Dopo che nelle prime 11 tappe erano arrivate solamente vittorie targate KTM e Honda, oggi Helder Rodrigues è riuscito a mettere la firma della Casa di Iwata sulla lunghissima tappa che conduceva da San Juan a Villa Carlos Paz, quasi 1.000 km tra speciale e trasferimento.
Un successo pesante, perché ha permesso al portoghese di rientrare addirittura in lotta per il podio. Un risultato che fino a ieri non sembrava essere esattamente alla sua portata. Dopo essere andato all'attacco nella prima parte della speciale, infatti, Pablo Quintanilla ha perso parecchio terreno nel finale, oltre 15', ed ora ha solo 1'19" su Rodrigues pur essendosi ripreso la terza piazza.
Non è stata una giornata fortunata neppure per Antoine Meo, infatti. Fino a ieri era il cinque volte iridato di enduro ad essere il detentore del terzo posto, ma oggi dalla KTM gli è stato dato il compito di scortare al traguardo il leader Toby Price. Cosa che ha fatto magistralmente fino a 40 km dal termine, quando è incappato in una caduta che gli ha procurato anche qualche fastidio di troppo.
Il francese poi ha stretto i denti fino al traguardo, ma ha pagato quasi 40 minuti ed ora quindi è precipitato al sesto posto. Diverso il discorso per Price, perché tutto è andato come da programma ed ha chiuso la speciale odierna al secondo posto, a 7'32" da Rodrigues, quindi domani entrerà nella tappa conclusiva con la bellezza di 37'39" da amministrare su Stefan Svitko.
Attenzione poi all'ultimo colpo di reni di Kevin Benavides, oggi autore del terzo tempo e a sua volta virtualmente ancora in lizza per il podio, essendo staccato di poco più di quattro minuti da Quintanilla. Tra le altre cose, l'argentino si dovrebbe comunque togliere la soddisfazione di essere la Honda meglio piazzata in questa Dakar (l'uso del condizionale è sempre d'obbligo in una gara come questa).
Un bravo se lo merita anche Jacopo Cerutti, oggi autore di un decimo tempo che gli ha permesso di consolidare la sua 12esima piazza nella generale. Curiosissimo poi quanto è accaduto ad Alain Duclos: il francese si è fermato per riparare la sua Sherco e si è tolto il casco. Peccato che quando ha finito i lavori non sia più riuscito a ritrovarlo...
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