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Intervista

Dakar, Michele Cinotto svetta nella classe T3

Alla quarta partecipazione Cinotto è riuscito ad arrivare al traguardo del raid, al volante di un Polaris Razor

Ci sono volute quattro Dakar a Michele Cinotto per raggiungere finalmente il tanto agognato traguardo. Ma soprattutto c'è voluto un Polaris Razor, un mezzo piccolo e divertente che ha portato a Rosario il pilota piemontese insieme a Maurizio Dominella. “Ho vinto la classe e mi sono portato a casa un Trofeo in cui non credevo, vincendo la classe T3”. 

Un risultato insperato ma anche una Dakar insperata nel senso che Cinotto non sarebbe neanche dovuto partire se non fosse stato per il patron del team Xtreme +, Marco Piana: “E' stata davvero una gran bella avventura, assolutamente inaspettata, fino a due mesi e mezzi fa perchè in tutta sincerità mai mi sarebbe venuto in mente di correre con questo mezzo alla Dakar. Poi invece, Marco Piana mi ha dato questa possibilità e io l'ho presa al volo, ci ho pensato solo qualche secondo e con un pizzico di follia ho accettato e mi sono imbarcato in questa nuova avventura”.

E finalmente dopo tre tentativi andati a vuoto, è arrivato il traguardo finale : “Per quanto riguarda la gara devo dire che, essendo la prima volta che sono arrivato alla fine e quindi sono riuscito a vederla nella sua interezza, non mi è piaciuta tantissimo. Strana, assurda... alcune speciali molto belle, come per esempio la penultima che da San Juan ci ha portato a Villa Carlos Paz, 480 chilometri da rally, bellissima e divertente, ma nello stesso tempo troppi trasferimenti, lunghissimi, esasperanti 300 chilometri di qua, 480 di là...- ma poi aggiunge – a parte la Bolivia che invece mi è piaciuta tantissimo. In definitiva una buonissima esperienza e sono contento di averla fatta”.

Ora aspetta solo di rientrare per rimettere le mani sul suo prototipo “Quando rientreremo a casa cominceremo i test della nuova Titano e a quel punto spero di riuscire il prossimo anno a venire alla Dakar con la nuova versione”.

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