Dakar, un problema al turbo ha attardato Despres
Il francese della Peugeot comunque si consola per essere riuscito a finire la Marathon ed essere ancora in gara
#321 Peugeot: Cyril Despres, David Castera
willyweyens.com
L'arrivo in Bolivia della Dakar 2016 ha segnato un'altra giornata decisamente positiva per la Peugeot, con le 2008 DKR che hanno piazzato un'altra tripletta, capitanate da un Sebastien Loeb che ha firmato così la sua terza affermazione sulle strade sudamericane. Tuttavia, la Casa francese ha dovuto fare anche i conti con il primo problema importante accusato dalle sue vetture. Un guasto al turbo, avvenuto dopo appena 140 dei 327 km cronometrati previsti, è costato oltre un'ora all'equipaggio composto da Cyril Despres e David Castera.
Per il francese comunque l'importante è aver raggiunto il bivacco di Uyuni e poter così proseguire la sua avventura: "Andava tutto bene fino al chilometro 140 in cui abbiamo accusato un calo di potenza che poi si è accentuato. Abbiamo finito dunque molto lontani dai primi, a 1 ora e 15 min, mentre prima di questo problema eravamo a pochi minuti di distacco da loro. La cosa principale è che abbiamo raggiunto il bivacco e che siamo in grado di continuare".
Dopo l'ottimo secondo posto di ieri, Carlos Sainz invece punta già lo sguardo alla tappa di oggi, che secondo lui sarà fondamentale: "Concludiamo la seconda parte della tappa marathon al secondo posto. La vettura si è comportata bene, nonostante l’assenza di assistenza, ieri. Oggi sarà un’altra giornata importante perché disputeremo la speciale più lunga del rally per di più ad alta quota, il che metterà a dura prova i motori".
Qualche piccolo problemino ha rallentato pure Stephane Peterhansel, ma "Mister Dakar" ha comunque chiuso terzo: "Ieri non è stato un problema fare da apripista, perché siamo ancora su piste ben tracciate con poca navigazione. Invece, abbiamo incontrato un piccolo problema all’uscita dal parco chiuso. Non disponevamo di tutta la potenza ai bassi regimi. Dunque abbiamo faticato un po’ nella prima parte della speciale che era molto sinuosa. Ci siamo concessi un po’ più di tempo rispetto ai rallisti tradizionali come Sébastien e Carlos. Diciamo che abbiamo limitato i danni in attesa di giorni migliori".
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