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Intervista

Dakar, Cinotto: "La tappa di oggi era assurda"

In gara con un Polaris Razor che non va a più di 94 km/h, si lamenta dei lunghi rettilinei della Marathon

Team Polaris Xtreme Plus durante le verifiche a Le Havre
Team Polaris Xtreme Plus durante le verifiche a Le Havre
Team Polaris Xtreme Plus durante le verifiche a Le Havre

Michele Cinotto si ritrova in questa Dakar 2016 con un Polaris Razor, insieme a Maurizio Dominella. Si ritrova perchè l'idea è nata all'ultimo momento visto che la loro Titano, la macchina che hanno riprogettato e che stanno finendo di costruire non era ancora pronta. Così hanno deciso di tentare l'avventura e di venire con questo piccolo mezzo per divertirsi.
La speciale di oggi, con una foratura anche, l'hanno chiusa in 66esima posizione e in classifica generale ora sono 63esimi assoluti. Come sempre Cinotto ha voglia di scherzare parlando di questa nuova avventura nelle fila del team italo-francese Xtreme Plus.

"La tappa di oggi era veramente assurda, con rettilinei da 40, 50 chilometri, tutti dritti in cui noi riusciamo a fare non più dei 94 all'ora...è un po' frustrante. E il mio copilota visto che non ha moltissimo da fare non essendoci quasi navigazione fa le pulizie di casa. Pulisce il parabrezza, da dentro, da fuori, toglie la polvere, perchè c'è il tempo di fare tutto quello che si vuole. Però quando si trovano dei pezzi stretti e guidati ci divertiamo".

E con la polvere come andiamo? Anzi, forse no, parliamo dell'acqua?
"Bè la polvere in effetti ci fa soffrire...ma l'acqua! I primi due giorni sono stati pazzeschi. Oggi poi abbiamo fatto una gara da soli, fino ad un certo punto e poi, proprio nell'ultimo tratto sono arrivati i camion, e con loro la polvere. Fino ad adesso non ci avevano mai raggiunto, ma oggi essendo una speciale da oltre 400 chilometri... Quando senti il clacson e il Sentinel (sistema che ti avvisa che un mezzo più veloce sta per raggiungerti e ti vuole superare) ti vengono i brividi. Un disastro, ci hanno passato in tre. Il primo è passato e se n'è andato, ma il secondo avevo il terrore che mi venisse addosso. Io mi fermo quando mi passano perchè davvero non vedo più nulla. Nello stesso tempo hai paura che nella polvere quello che segue ti tamponi, ma io cerco di fermarmi lateralmente e aspetto che la polvere si posi prima di ripartire".

Un mezzo piccolo, divertente, quasi un giocattolo: "Diciamo che è bello farla una volta con questo tipo di veicolo. La macchinina è carina, va bene, e fino al momento è affidabile, non ha dato dei grossi problemi. Abbiamo avuto purtroppo sia ieri che oggi due forature e ora ci è rimasta solo una gomma di scorta per la tappa di domani. Però secondo me oggi non era bucata ma si è solo sgonfiata, quindi domani proviamo a rigonfiarla visto che abbiamo il compressore a bordo".

Ma torniamo all'argomento pioggia: "Il primo giorno in trasferimento pensavamo di ...non so. Freddo, acqua che ti entra dappertutto, e per fortuna che noi abbiamo il parabrezza. In effetti pensavamo di trovare più polvere che acqua".

E la Titano a che punto è? La nuova vettura progettata e ricostruita in parte in questo 2015 quando la rivedremo in pista?
"Stiamo in fase di rimontaggio dopo le ultime modifiche fatte e il prossimo anno contiamo di fare la Coppa del Mondo FIA di specialità, cominciando proprio dalla prima Baja in Russia, a febbraio". E chiude con una battuta: "Viste le temperature che stiamo trovando qui in Argentina e poi troveremo in Bolivia direi che è un buon allenamento per la Russia...".

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