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Dakar, a metà gara Peugeot domina la classifica

La casa del Leone Rampante vede la tripletta con Loeb, Peterhansel e Sainz a giocarsi la vittoria

#314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena

#314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena

A.S.O.

Carlos Sainz, Peugeot Sport
#303 Peugeot: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#303 Peugeot: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#303 Peugeot: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#303 Peugeot: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#314 Peugeot: Sèbastien Loeb with Bruno Famin, head of Peugeot Sport
#314 Peugeot: Sèbastien Loeb, Daniel Elena
#314 Peugeot: Sèbastien Loeb, Daniel Elena
#302 Peugeot: Stèphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
#302 Peugeot: Stèphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
#303 Peugeot: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#303 Peugeot: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#303 Peugeot: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#303 Peugeot: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#314 Peugeot: Sèbastien Loeb, Daniel Elena
#314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena
#302 Peugeot: Stèphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret

Dodici mesi dopo, grazie a Sébastien Loeb/Daniel Elena, Stéphane Peterhansel/Jean-Paul Cottret e Carlos Sainz/Lucas Cruz, il Team Peugeot Total occupa le prime tre posizioni nella classifica generale provvisoria del giorno di riposo, a Salta (Argentina). Cyril Despres è in 14esima posizione. Le quattro PEUGEOT 2008 DKR hanno coperto i 5330 chilometri di corsa e il divario che separa il 1° dal 4° classificato è di oltre 15 minuti.  

Le PEUGEOT 2008 DKR hanno vinto tutte e sei le vere tappe fin qui disputate, collezionando persino due triplette e quattro doppiette. Tre prove speciali sono state vinte da Sébastien Loeb. E’ uno dei debutti più spettacolari ad una Dakar dai tempi di Ari Vatanen, un altro campione del mondo che guidava per Peugeot. Era il 1987.

Questi grandi risultati rappresentano una ricompensa formidabile per il lavoro svolto dagli ingegneri della squadra durante tutto l’anno, per trasformare la PEUGEOT 2008 DKR in una vettura capace di essere portata fino ai limiti estremi. Questi sforzi sono stati compiuti con umiltà, diligenza e il desiderio di ricominciare a vincere.

Peugeot rimane uno dei costruttori che ha ottenuto i maggiori successi alla Dakar con quattro trionfi conquistati in quattro partecipazioni tra il 1987 e il 1990. Ma rimangono circa 5000 km da percorrere e la nuova PEUGEOT 2008 DKR non è stata esente da problemi tecnici, come hanno sperimentato Carlos Sainz e Cyril Despres. Quest’ultimo ha perso più di un’ora con un problema al turbo nella tappa 5, mentre Carlos Sainz ha perso 14 minuti nella tappa 2, dopo che il suo motore ha avuto un calo di potenza. Nemmeno Sébastien Loeb è stato risparmiato: il suo acceleratore si è bloccato nella tappa 6.

Nonostante tutto, una Peugeot ha condotto il Rally sin dalla prima vera speciale con Loeb, poi Peterhansel e di nuovo Loeb in testa alla classifica generale. Senza il suo problema, Carlos Sainz sarebbe comodamente il leader in questa fase della gara. Le tre vetture sono tutte in un distacco inferiore ai cinque minuti.

Sempre dotata di due ruote motrici, la nuova PEUGEOT 2008 DKR è più bassa, più larga e più potente della versione precedente e ha una migliore ripartizione delle masse. Tutti questi fattori hanno contribuito al formidabile risultato ottenuto finora in questa Dakar.

"E’ una delle trasformazioni più straordinarie alle quali abbia assistito", rivela Stéphane Peterhansel, recordman di vittorie nella Dakar con 11 successi. "Si riesce a mala pena a paragonare questa vettura con quella dell’anno scorso. E’ migliore a tutti i livelli. Sapevo che sarebbe stata più competitiva, ma è una bella sorpresa constatare fino a che punto è prestazionale".

Prima di partecipare alla Dakar, Sébastien Loeb aveva pochi punti di riferimento. Aveva partecipato ad alcune sessioni di prove in Marocco e a una gara al volante della versione 2015. Nonostante ciò, il campione francese ha preso subito il ritmo: "E’ vero che sono stato facilitato dal fatto che la maggior parte delle speciali avevano un profilo abbastanza simile a quello che ho sperimentato nel WRC, ma non per questo mi aspettato di essere al comando del rally. Sono qui per imparare e sono molto contento di essere circondato da persone così esperte. La settimana prossima, il tipo di speciali sarà molto diverso e saranno sicuramente più insidiose per me".

Una di queste persone di esperienza è Carlos Sainz che a 53 anni dimostra di non avere perso affatto la sua grinta, come mostrano gli eccellenti tempi parziali realizzati in questa prima settimana. "Finora è andato bene ma non dobbiamo trarre conclusioni prima del traguardo", analizza il vincitore dell’edizione 2010. « E’ chiaro che la nostra punta di velocità è reale, ma uno degli elementi più importanti nella Dakar è l’affidabilità. Abbiamo ancora qualche piccolo problema e a questo livello c’è ancora del lavoro da fare. La seconda settimana della Dakar sarà difficile. La parte più dura è ancora davanti a noi".

Al pari di Loeb, Cyril Despres continua il suo apprendimento sulle quattro ruote alla Dakar, dopo essersi imposto cinque volte con le moto. I suoi progressi sono evidenti e, malgrado il problema con il turbo, si è inserito con il suo navigatore David Castera nella Top 5 della speciale: "Ovviamente, questo problema è stato deludente ma è il tipo di noie che possono accadere su una vettura così giovane. Sapevo che il mio passaggio alle auto sarebbe stato un processo a lungo termine, ma sento di essere a buon punto".

Tutti gli equipaggi possono essere soddisfatti dei risultati ottenuti fino a questo momento ma sono perfettamente consapevoli delle difficoltà che ancora li attendono. Il direttore di Peugeot Sport, Bruno Famin, non manca di sottolinearlo: "Traiamo un bilancio molto positivo da questa prima settimana. Innanzitutto, abbiamo sempre le nostre quattro vetture in gara. Tre di esse occupano le prime tre posizioni in classifica generale, con vittorie in tutte le tappe, tranne il prologo, e persino doppiette e triplette. Il nostro obiettivo di dimostrare la competitività della PEUGEOT 2008 DKR è dunque raggiunto. Rimane da raggiungere il secondo obiettivo: arrivare al traguardo con il numero massimo di vetture. Per questo, dovremo affrontare qualche problema che potrebbe essere davvero penalizzante, come abbiamo visto sulla vettura di Cyril Despres che ha perso 1 ora e 15 min. Inoltre, la seconda settimana presenta un profilo del tracciato notevolmente diverso. I divari potranno essere molto maggiori, tenuto conto dei rischi che si corrono in caso di insabbiamento o di errore di navigazione. Il vantaggio che abbiamo accumulato finora rimane estremamente fragile. Rimarremo fedeli alla nostra linea di comportamento e continueremo ad affrontare le tappe una dopo l’altra".

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