Dakar: Loprais soddisfatto del suo SuperMAN

Ieri, nel giorno del suo compleanno, Ales Loprais ha vinto la sua prima tappa alla Dakar 2015. E ha scelto come regalo una delle soddisfazioni più grandi visto che si trattava della prima parte della tappa Marathon, tutta di sabbia, abbastanza complicata.

Il giovane pilota ceco passato quest'anno al team Veca MAN ha controllato Gerard De Rooy rifilandogli 5'39” in una speciale di 335 chilometri. Eppure al via della tappa Ales era spaventato perchè nelle edizioni passate della Dakar aveva sempre avuto  sfortuna nel giorno del suo compleanno...
“Sono rimasto davvero meravigliato quando al traguardo mi hanno detto che avevamo vinto. Addirittura in speciale avevo l'impressione che stessimo andando troppo piano. Ho rivelato il mio dubbio al mio equipaggio e loro mi mi hanno risposto che invece avevano la sensazione che sessimo volando! A volte è davvero così, quando ti sembra di essere andato velocissimo, di aver fatto una speciale eccezionale, arrivi al traguardo e ti accorgi che molti hanno fatto meglio di te. Altre volte invece è esattamente il contrario”.

Ales, comunque, ammette di essersi divertito...
“E' stata una bella speciale ed è stato bello vincere con un buon margine sugli altri, tra l'altro sui migliori della categoria. Credo che non mi sarei mai potuto fare un regalo migliore per il mio compleanno”.

E, infatti, ci ricorda cosa gli era accaduto negli anni precedenti:
“Ogni anno ho avuto un sacco di problemi nel giorno del mio complenno. Per ben due volte ho perso il podio, mentre un'altra volta sono finito in ospedale, proprio qui ad Iquique. Stavo lottando con Gerard per la vittoria e nel trasferimento si addormentò il mio copilota, per cui finimmo coinvolti in un incidente. Spero che ora, con questa vittoria, la sfortuna se ne sia andata. Il successo nella speciale di ieri potrebbe segna un'inversione di tendenza”.

Loprais prosegue parlando della speciale di oggi, la seconda parte della marathon:
“Anche oggi ci sarebbe piaciuto molto vincere ma partivamo per primi e sapevamo che sarebbe stato complicato. Il percorso era in parte lo stesso di ieri e questo ha causato non pochi problemi, prima di tutto di navigazione e poi anche di pista rovinata. Si era scavatao moltissimo, non tanto fra le dune, quanto nel pezzo duro, con il fesh fesh che era diventato quasi impraticabile. Sulle dune, invece, non c'era neanche una traccia. Ci siamo trovati più volte insieme ad altri, un Iveco e un Kamaz, a girare insieme cercando il punto giusto. Però non siamo così lontani dal podio e questo mi rallegra”.

Il Man è quarto in classifica a 59' dal primo che è Airat Mardeev. Non bisogna dimenticare però che alla fine della gara manca ancora una settimana, che tutti annunciano come la più difficile...
“Sinceramente anche la prima parte è stata molto più dura di come ce l'aspettavamo. Noi siamo concentrati per puntare al podio e vogliamo restare con il nostro pensiero sempre fisso sullo stesso obiettivo. Il camion mi piace molto anche se per me è la prima esperienza con il MAN. Il mezzo è più confortevole di quello che credessi. E poi mi trovo molto bene con il team, sono ragazzi fantastici e fanno un grande lavoro: per questo devo assolutamente ringraziarli per tutto quello che fanno per permettermi di correre così forte. Il mio camion non lo chiamo MAN, ma SuperMAN!".