Dakar: Coma non rinnova con ASO. Non sarà più direttore sportivo
L'ex pilota ha deciso di dedicarsi ad alcuni progetti personali. Ora l'organizzazione della Dakar dovrà cercare il suo sostituto in vista dell'edizione 2019 del rally raid più celebre al mondo.
Foto di: A.S.O.
Tre anni di collaborazione. Tre anni di scouting, di ricognizioni, di percorsi disegnati al fianco di Tiziano Siviero. Tre anni di direzione sportiva e di briefing. Tre anni per dire basta. Marc Coma se ne va e non rinnova il contratto come direttore sportivo della Dakar con ASO che ora dovrà cercare - impresa non semplice - un nuovo direttore.
Non si sa ancora se Marc Coma porterà via con sé anche Xavi Colomé, il disegnatore del road book di sua fiducia, approdato alla Dakar grazie al catalano, e, in effetti, non troppo amato da piloti e copiloti che lo hanno spesso contestato in queste ultime edizioni.
ASO ha diramato ieri un comunicato su Marc Coma che se ne va specificando che l'ex pilota ha scelto di inseguire alcuni suoi personali progetti. "Dopo aver corso la Dakar e averla vinta 5 volte - ha pubblicamente detto Coma - sono stato fortunato a scoprire che cosa c'è dall'altra parte della facciata, lavorando in una macchina organizzativa enorme. Esser stato nel cuore del rally per tre anni, a stretto contatto con gli specialisti devoti alla causa della Dakar mi ha insegnato molto sulla professionalità che queste persone dimostrano verso un evento unico al mondo. Auguro alla Dakar di andare avanti così ancora per molti anni, protagonista dei sogni di tante persone".
Ora si apre il grande interrogativo sul futuro della Dakar a livello di direzione sportiva, e i nomi che si possono anche solo immaginare non sono molti, prima di tutto, e neanche di livello. Per quanto riguarda Coma potrebbe tentare la strada della direzione tecnica e sportiva di un team, magari a due ruote, divenendone Team manager, oppure, come pensa più di qualcuno, tentare la carriera nelle quattro ruote, cosa di cui aveva già discusso in passato, dopo la carriera vincente in KTM con il suo amico, ed ex collega, Jordi Duran in Toyota.
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