Cinotto: quando la Dakar è un affare di famiglia
Il veterano Michele Cinotto, arrivato alla sua nona Dakar, ha trasmesso la sua passione anche ai figli Pietro e Carlo e quest'anno erano tutti in gara sui Polaris Pro R. Purtroppo c'è stato il ritiro per lui e per Carlo (con una vertebra fratturata). Le speranze di famiglia, dunque, ora sono tutte riposte su Pietro.
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La Dakar è un affare di famiglia per la famiglia Cinotto, con Michele e i due figli Pietro e Carlo sulla corsa più avventurosa e pazza del mondo. Il padre, Michele, non ha bisogno di presentazioni al bivacco. Insieme al suo navigatore Maurizio Dominella, l’equipaggio Emka Polaris Xtremeplus conta ben 41 partecipazioni alla Dakar, un risultato eccezionale che solo pochi team possono vantare.
Esperto pilota WRC, Michele Cinotto negli Anni '80 correva per i team ufficiali Audi e Lancia, prima di passare ai rally fuoristrada. Al suo attivo ha 9 Dakar in Sud America e in Arabia Saudita.
Al suo fianco l’amico Maurizio Dominella, una leggenda della Dakar che può vantare 32 partecipazioni tra auto, camion e SSV nei tre continenti (Africa, Sud America e Medio Oriente). Dominella è stata pilota, navigatore e Team Manager. Tra i loro migliori risultati insieme, vale la pena ricordare la vittoria nella categoria SSV al Rally Dakar 2016 in Sud America e il secondo posto nel Campionato Cross Country Rally 2019, sempre con il team francese Xtremeplus dell’italianissimo Marco Piana.
Noto imprenditore, il nome dei Cinotto è legato al Gruppo Industriale SATA, presente nel panorama delle lavorazioni meccaniche fin dagli inizi del XX secolo, che opera oggi a livello mondiale principalmente nel settore Automotive.
In famiglia è Michele ad aver trasmesso la passione ai figli Carlo e Pietro ed adesso si trova “costretto” a dare gas per star loro davanti. “Dei tre sono il più competitivo”, confessa Michele, “per cui anche quando abbiamo corso tutti e tre insieme una Dakar in America Latina, ci spronavamo a vicenda! Dato che i miei figli lavorano all'estero, condividere l'avventura della Dakar è un bellissimo modo per stare tutti insieme”.
#435 Xtremeplus Polaris Factory Team Polaris: Michele Cinotto, Maurizio Dominella
Photo by: Maria Guidotti
Al via con tre nuovi Polaris Pro R categoria T4, dei tre, Michele ha sofferto sin dalla prima tappa per problemi tecnici. Rotto il motore nella prima speciale, per Michele e Dominella è stata una gara in salita. La seconda speciale, 430 km di pietre, è stata forse la migliore perché le tappe 3-4 sono state costellate da problemi tecnici, l’apoteosi è stata al giorno 6. Il loro Polaris #435 è stato coinvolto, suo malgrado, in un doppio incidente. Colpito da un altro concorrente in gara in difficoltà di salire una duna, Michele è stato costretto al ritiro.
È andata peggio al figlio minore Carlo. La prima settimana fino al giorno di riposo a Riyadh era andata bene per lui e il suo copilota Marco Arnoletti. Era il suo obiettivo, in un certo senso, il raggiungimento di una tappa importante per poi puntare al traguardo a Damman per poter festeggiare con tanto di festa sul podio e medaglia di finisher. Purtroppo la sua corsa si è conclusa al km 7 della speciale 10 Riyadh – Haradh. Volato da una duna, Cinotto jr è atterrato sull’avantreno del suo Polaris. Nell’impatto, per compressione, si è fatto male alla schiena. Arnoletti, il suo navigatore, si è subito preoccupato di mettere in sicurezza mezzo e pilota e poi ha chiamato i soccorsi. L’elicottero medico è arrivato in 90 secondi e Carlo è stato trasportato a Riad dove gli esami hanno rivelato la frattura alla vertebra T8. Michele Cinotto e Dominella hanno poi raggiunto il figlio a Riyadh.
Con la carovana entrata nella sconfinata distesa di sabbia dell’Empty Quarter con la tappa 11 Haradh – Shaybah, resta in corsa Pietro Cinotto e il suo navigatore Alberto Bertoldi. 18° della generale e primo equipaggio italiano nelle quattro ruote la scorsa Dakar, anche quest’anno l’equipaggio azzurro ha regalato belle soddisfazioni con diversi bei piazzamenti, il migliore un P11 nella tappa 8 a soli 8 minuti dalla testa.
“Quest’anno la Dakar è stata veramente dura, soprattutto le prime tappe con tante pietre e un mix costante di sabbia e terreni sassosi, particolarmente insidiosi per i mezzi. Siamo abbastanza soddisfatti delle nostre prestazioni anche se possiamo fare meglio. Il nuovo Polaris, con un motore 2.000cc aspirato, quattro cilindri, è un grande passo avanti rispetto al mezzo dello scorso anno. Abbiamo pagato un po’ la gioventù del progetto, ma comunque ha un gran potenziale. Mi dispiace solo per papà e soprattutto per Carlo. Gli auguro una pronta guarigione”, ha commentato Pietro Cinotto.
Pietro ed Alberto Bertoldi, 15° oggi a soli 9’29” dalla testa, affronteranno domani la tappa marathon, mentre l’appuntamento con Michele Cinotto e Maurizio Dominella è l’Abu Dhabi Desert Challenge, seconda tappa del Campionato del Mondo 2R World Rally Raid.
#420 Xtremeplus Polaris Factory Team Polaris: Pietro Cinotto, Alberto Bertoldi
Photo by: Maria Guidotti
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