2.000 persone e 100 moto accese per l'ultimo saluto a Fausto Vignola
2.000 persone hanno assistito ieri a Pogli ai funerali del pilota di Albenga, 52esimo alla Dakar di quest'anno. Dopo i toccanti ricordi della moglie Sara e della sorella Gloria, è stato salutato con il suono del rombo dei motori.
Amici e conoscenti al funerale di Fausto Vignola
Fausto Vignola se n'è andato a soli 37 anni facendo quello che amava: in sella alla sua moto, mentre si allenava insieme ad alcuni amici. In tanti, circa 2.000 persone, sono arrivati ieri alla chiesa di Pogli per assistere all'ultimo saluto al pilota di Albenga, 52esimo assoluto alla Dakar di quest'anno.
Non solo personaggi del mondo delle gare di Enduro, come Alessandro Botturi o Maurizio Gerini, compagno d'avventura proprio alla Dakar e presente purtroppo anche nel giorno dell'incidente, ma anche tanti amanti delle due ruote che volevano solo rendere omaggio ad un ragazzo che aveva la loro stessa, grande, passione.
Sono stati tanti quelli che hanno voluto ricordare Fausto, ma senza dubbio le parole più toccanti sono state quelle della moglie Sara, rimasta sola con le figlie Emma e Bianca (7 anni e 9 mesi), e della sorella minore Gloria: "Voglio ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi e che come allora sorridi. Ti voglio bene Fà, ci hai riempito di orgoglio la vita".
Gli amici biker poi gli hanno voluto regalare un ultimo saluto speciale: al momento dell'uscita del feretro dalla chiesa, infatti, sono state accese circa un centinaio di moto, proprio per accompagnarlo fino alla fine con quel suono che tanto amava.
Riguardo alla dinamica dell'incidente che è costato la vita al 37enne, avvenuto giovedì scorso mentre si allenava a Balestrino, secondo le ultime ricostruzioni, Vignola ha perso il controllo della sua moto passando su una radice sporgente e purtroppo è andato a sbattere contro un albero. Un impatto che non gli ha lasciato scampo perché, nonostante i tentativi di rianimazione, sarebbe morto sul colpo.
Informazioni aggiuntive di Flavio Ferrarese
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