Aumentano a 44 i camion che correranno la Dakar 2018: i Kamaz favoriti
Nella Entry List sono entrati due nuovi concorrenti rispetto ai 42 annunciati il giorno della presentazione della gara a Parigi. Assente De Rooy con il suo Iveco Petronas, sarà una caccia ai Kamaz, vincitori di 14 edizioni della Dakar.
#502 Kamaz: Eduard Nikolaev, Evgeny Yakovlev, Vladimir Rybakov
willyweyens.com
In occasione della conferenza stampa di presentazione della Dakar 2018 svolta a Parigi a fine novembre, il numero di camion che prenderanno parte al Rally Raid più celebre al mondo sono aumentati da 42 ai 44 odierni. Sono comunque pochi quest'anno a sottolineare come i mezzi pesanti non trovino più tanto divertente la Dakar e comincino a cercare invece altre rotte. Alcuni di loro hanno scelto di tornare in Africa, con la gara di Jean Louis Schlesser, l'Africa Eco Race, come per esempio Gerard De Rooy sul suo Iveco Petronas, alla ricerca della sabbia e di percorsi e road book più impegnativi rispetto a quelli proposti in Sud America in queste ultime edizioni.
Il ritorno del Perù nel percorso ha comunque richiamato appunto, 44 camion al via e sulla carta i grandi favoriti appaiono anche quest'anno i russi della Kamaz, vincitori di ben 14 edizioni e alla ricerca del loro quindicesimo successo. Tre i piloti, tutti giovani, in grado di poter conquistare la vittoria, da Eduard Nikolaev – vincitore nel 2017 - ad Airat Mardeev già esperti, fino a Dmitry Sotnikov. Contro di loro però combatteranno alcuni eroi locali, come per esempio l'argentino Federico Villagra su Iveco o ancora il pilota della Tatra Buggyra, Martin Kolomy o l'altro ceco, Ales Loprais in gara sempre con un Tatra ma con il team Instaforex Loprais.
Nel 2000 il team del Tartastan, Kamaz appunto, vinse la sua prima Dakar con Vladimir Chagin, oggi team manager della squadra rally, e da allora solo tre volte i russi hanno mancato il podio, nel 2007, nel 2012 e nel 2016 incassando appunto 14 successi non consecutivi. Chagin vinse ben sette edizioni della gara e il suo erede, nominato sul campo, sembra essere proprio quell'Eduard Nikolaev che vinse la sua prima Dakar, non ancora trentenne, nel 2013 lasciando il gradino più alto del podio ad Airat Mardeev nel 2015 e bissando il successo nel 2017. Con loro un altro giovane, e cioè Dmitry Sotnikov che nella passata edizione conquistò il secondo posto assoluto. Federico Vilagra, secondo Iveco al traguardo nel 2017, alle spalle del compagno di squadra Gerard De Rooy ha intenzioni bellicose quest'anno, proprio perché manca in gara il suo avversario numero uno, quel De Rooy che ha preferito rimettere le ruote del suo Iveco sul suolo africano.
Vilagra vanta già un terzo ed un quarto posto nelle ultime Dakar e aspira più che mai alla vittoria in quella che sarà la decima edizione sudamericana della gara. Iveco schiera anche altri due camion, uno per l'olandese Ton Van Genugten e uno per il kazako Artur Ardavichus che potrebbe essere proprio uno degli outsider della categoria. Liaz, Hino, Maz, Scania e Renault completano lo schieramento che vede anche degli italiani fra i partenti.
Il team Orobica Raid stavolta si presenta senza Fiat Panda – al traguardo lo scorso anno – e sceglie di divertirsi e faticare forse un po' meno con ben tre Mercedes Unimog. Al volante ci saranno Giulio Verzeletti che si alternerà con Antonio Cabini – sempre loro due hanno portato al traguardo di Buenos Aires nel 2017 la Pandakar – il quale ha deciso di fare un regalo di altissimo livello ai suoi due giovani figli. Correranno la loro prima Dakar, ed anche il loro primo rally internazionale infatti Raffaella Fiamma Cabini, 22 anni, in cabina con papà e Verzeletti, e Carlo Augusto Cabini, diciannovenne, che condividerà la sua prima Dakar con l'esperto Loris Calubini e il debuttante Nicola Montecchio. Il terzo Unimog vedrà insieme Paolo Calabria e Beppe Fortuna.
Salta agli occhi l'assenza della Man ufficiale e della Ginaf al via con un solo camion contro i sei o sette abituali.
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