Meno tre. Mancano tre gare alla conclusione del
Campionato Italiano Velocità Montagna 2010. Round decisivi per l’assegnazione delle corone e del titolo assoluto della serie tricolore
ACI Csai: Trofeo Fabio Danti Limabetone, prova toscana in programma questo fine settimana;
Pedavena Croce D’Aune, cronoscalata bellunese di metà settembre;
Alghero Scala Piccada, salita sarda dei primi di ottobre a conclusione dell’intensa stagione.
Gare dal risultato secco che designeranno i vincitori scegliendo tra i tanti candidati.
Simone Faggioli, nel Gruppo E2M,
Omar Magliona nel CN,
Carlo Vellucci tra le E1 Internazionale sono i piloti che già hanno festeggiato il primo alloro di categoria, restano in ballo i trofei degli altri Gruppi e, soprattutto, il
titolo assoluto CIVM.
La
Limabetone è dedicata al campione toscano prematuramente scomparso, alla cui memoria
Abeti Racing prevede l’esposizione e la sfilata delle vetture che il grande campione ha guidato nel corso della sua carriera, è gara che si svolge sugli ottomila metri del tracciato sulla statale che da Pontesestaione conduce alla sommità delle Regine – Abetone ed oramai pronta in ogni dettaglio per accogliere i 140 iscritti al grande evento tricolore.
L’articolato programma prevede venerdì 27 le Verifiche dei concorrenti, a partire dalle ore 11 di sabato 28 i due turni delle Prove Ufficiali e domenica 29 agosto, sempre dalle ore 11, la disputa della 23esima edizione della competizione. Un’unica manche, una prova senza appello che richiede ai piloti nervi saldi e concentrazione.
Sul tracciato di casa e con la
Osella FA30 Zytek, il portacolori della Best Lap
Faggioli ha la possibilità di ipotecare il titolo Assoluto centrando la nona affermazione Tricolore stagionale, dopo essersi assicurato il titolo europeo e quello tricolore del Gruppo E2M. Il campione toscano deve però controllare gli accresciuti avversari. Al pisano
Michele Camarlinghi, ottimo interprete della versione prototipo dell’ultima creazione di casa
Osella, la
PA 30 Zytek nei colori
Villorba Corse, secondo assoluto ed in procinto di affermarsi nella E2B, si associa l’esperto pistoiese
Franco Cinelli, terzo sul podio virtuale e sempre in grado di esaltarsi sul percorso dell’Abetone puntando alla vittoria con la
Lola B99/50 Zytek Etruria.
Ma in questa occasione potrebbe essere il trentino della scuderia Ateneo
Cristian Merli ad avvicinare le prestazioni di
Faggioli, sull’onda dell’ottimo esordio a Gubbio al volante della
Picchio P4E2, oppure il rientrante
Mirco Savoldi. Ex campione della specialità e già protagonista della
Le Mans Series, nonché formulista vincente, il bresciano della Vimotorsport piloterà una
Reynard Formula Nippon.
Ma tutti dovranno fare i conti con il pugliese
Francesco Leogrande che potrà ovviamente dire la sua a bordo della
Gloria C8 10P per rafforzare la quarta piazza in campionato e la leadership di classe 1600. Il rush finale ci sta regalando intensi duelli per le leadership nelle classi 2000 e 1000: con il confronto tra il siciliano della Scuderia Ateneo
Samuele Cassibba ed il sassarese della Speedway
Sergio Farris, entrambi su
Tatuus Formula Master 2 litri; nella classe minore il testa a testa è tra due piloti non presenti all’Abetone: il pugliese
Giovanni Angelini, su
Gloria C8 F Suzuki ed il siciliano
Giuseppe Spoto su
Speads Suzuki.
Tra le biposto della classe maggiore, per il giovane
Michele Camarlinghi non è ancora arrivato i momento di fregiarsi del titolo
Giovanni Cassibba, infatti, dal secondo posto può ancora dire la sua con la
Osella PA 20 BMW Ateneo mentre il siciliano della Monte Kronio
Vincenzo Conticelli, terzo con la
Osella PA 20 BMW, ha la sola possibilità di insidiare il secondo posto allo stesso conterraneo.
Il Gruppo CN dei prototipi due litri ha il suo campione nel sardo
Omar Magliona che, al volante della
Osella PA 21 S Honda della Magliona Motorsport, ha dominato la categoria con sei centri regolando l’accoppiata su della Best Lap, entrambi su
Osella PA 21 S Honda, composta dal giovane toscano
Lorenzo Scotti e dal sardo
Gianclaudio Dessì, non presente in toscana.
Sempre d’elevato spessore agonistico ed altamente spettacolare sono i duelli tra i piloti delle vetture
Gran Turismo e Turismo. Il passo falso commesso da
Leo Isolani nella gara di Gubbio interrompe la lunga e positiva striscia di sei affermazioni ottenute con la
Ferrari 575 GTC.
Isolani intravedeva la concreta opportunità di contrastare la fuga in avanti del veneto
Antonio Forato. Veloce e costantemente al vertice della Classe GT4, Forato prima al volante della
Lamborghini Gallardo con la quale si aggiudicava le prime gare, in seguito con la
Ferrari 430 Rubicone Corse tornava alla vittoria proprio al
Trofeo Fagioli.
Il veneto domina anche nella categoria GT4, inseguito da
Sergio Santuccione con la
Porsche 911 GT3 Cup Essetech e
Serafino La Delfa con la
Lotus Exige della Scuderia Etna. Il cosentino
Giacomo Fiertler è ottimo terzo assoluto con la
Ferrari NGT 360 Team Isolani, guidando la classe GT2, mentre è un altro Cavallino modenese a comandare le operazioni nella classe GT3 con l’emiliano
“Ragastas”.
Con un’altra
Ferrari 430 schierata dal team Isolani, la friulana
Elena Croce conduce la graduatoria “Dame” davanti alla forte trentina
Gabriella Pedroni, sfortunata protagonista con la
Mitsubishi Lancer di Gruppo N. Nella Racing Start è il bergamasco
Mario Tacchini ad aver segnato punti utili per vincere il Gruppo con la
Fiat Punto Sporting nei colori della Scuderia del Portello.
Il laziale della Paragon,
Carlo Vellucci ha portato all’esordio vincente nella E1 Internazionale la sperimentale
BMW M3 3.2 E36.
Marco Iacoangeli è il pilota che con la
BMW M3 ha conseguito più allori stagionali nella E1 Italia, quattro, ma è
Roberto di Giuseppe a condurre la classifica tricolore. L’esperto abruzzese ha incasellato due affermazioni a bordo della
Alfa 155 Gta AB Motor Sport, al pari del bolognese
Fulvio Giuliani che con la
Lancia Delta Evo occupa la terza piazza ed ancora spera di restar aggrappato al podio. Chi invece non ha centrato alcuna affermazione, ma più volte clamorosamente sfiorata, è il partenopeo
Luigi Sambuco leader della classe duemila con la
Alfa Romeo 155 e gran secondo assoluto a sole cinque lunghezze e mezzo da
Di Giuseppe.
La tranquillità non è di casa in Gruppo A, anzi, tra le vetture del Turismo preparato la situazione è estremamente vivace con ben sei piloti a spartirsi le affermazioni nelle singole tappe ed il giovane reggino
Domenico Chirico è leader con la
Peugeot 106 di classe 1600 nei colori della Ionia Corse, al voltante della quale ha vinto tre volte. Il calabrese deve però guardarsi le spalle dal ritorno del pesarese
Ferdinando Cimarelli che con la
Alfa 147 2000 vanta un solo successo ma diversi piazzamenti che gli consentono di essere secondo a ventiquattro punti.
Primo della
classe 2000 è il nisseno
Salvatore D’amico su
Renault Clio, il trentino della Mendola
Maurizio Pioner conduce la oltre 3000 ed ha all’attivo due vittorie assolute con la
Mitsubishi Lancer. Sono sempre tre i nominativi in lotta per il titolo del Gruppo N:
Roberto Chiavaroli, pescarese della Best Lap con cinque centri e primo in graduatoria, ma insidiato dal friulano
Michele Buiatti con la
Honda Civic 2000, secondo a undici punti, e dall’altoatesino
Rudi Bicciato su
Mitsubishi Lancer della Mendola.
Sempre veloce,
Bicciato ha la stagione segnata da risultati altalenanti: o vince o si ferma per errori indotti da azzardate scelte d’assetto e, da primo in classifica che era, ora è terzo a tredici punti da
Chiavaroli e con quattro vittorie, una meno del pescarese, ma quasi tutte ottenute sui tracciati più lunghi, Nissena a parte. Il terzo gradino del podio è di
Gabriella Pedroni, grazie alle ottime perfomance con la
Mitsubishi Lancer by Nocentini. Nella classe 1600 il brindisino
Giovanni Lisi su
Citroen Saxo Vts ha preso il largo in testa alla graduatoria, controllando il salernitano
Angelo Marino, secondo con la
Peugeot 106 R.
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