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Intervista

Scandola esclusivo: "Vi racconto com'è nata la mia nuova avventura con Hyundai Italia"

Umberto Scandola racconta a Motorsport.com com'è nata l'idea di dare vita al Hyundai Rally Team Italia in un'intervista in cui racconta anche i programmi della stagione nel CIRT.

Il pilota Umberto Scandola e Riccardo Scandola, capo di S.A. Motorsport

Foto di: Motorsport.com

Sorridente, in forma e pronto a una nuova sfida da ufficiale nel mondo dei rally italiani. Si è presentato così Umberto Scandola il giorno della presentazione del Hyundai Rally Team Italia, la nuova creatura nata dalla partnership tra la S.A. Motorsport e Hyundai Italia.

Il pilota veronese correrà nel CIRT 2019 al volante di una Hyundai i20 New Generation R5, navigato ancora dall'ormai inseparabile Guido D'Amore. Motorsport.com ha assistito alla presentazione del nuovo team che avrà base a Verona (dove prima c'era Skoda Italia Motorsport) e ha avuto modo di intervistare in esclusiva Umberto Scandola, alla vigilia del prossimo impegno al Rally Italia Sardegna.

Umberto, inizia per te una nuova, grande avventura per quanto riguarda la tua carriera. Raccontaci com'è nata la partnership tra S.A. Motorsport e Hyundai Italia...
"La partnership con Hyundai è nata un po' per caso. Con Skoda sapevamo che sarebbe andata così, che sarebbe terminata con l'addio di Skoda Italia al motorsport al termine dell'anno passato e lo sapevamo prima che finisse la passata stagione. Così a gennaio quando è uscita la notizia di Andrea Adamo a capo di Hyundai Motorsport l'ho chiamato per fargli le congratulazioni. Lui mi ha detto di passare a trovarlo se mi fossi trovato dalle sue parti".

"Il caso vuole che la settimana dopo mio fratello e io ci trovassimo a Francoforte per una fiera tessile, legata al nostro business di famiglia, e così abbiamo colto l'occasione di andare a trovare Andrea ad Alzenau. Ci ha fatto fare un giro alla Hyundai Motorsport, una sorta di parco giochi per amanti del motorsport. Da quel momento in poi la cosa è nata dl nulla. Lui ci ha detto: 'Ma perché non acquistate delle Hyundai per correre?'. La nostra risposta è stata: 'Perché no?'. Da cosa nasce cosa e siamo arrivati a oggi, con l'ufficializzazione dell'entrata nel motorsport di Hyundai Italia. Per loro è la prima volta. Siamo veramente orgogliosi di essere noi il team di riferimento e io il pilota. Con me ci sarà ancora Guido D'Amore".

La partnership con Hyundai Italia è un accordo pluriennale o annuale e dovrà essere rinnovata di anno in anno?
"Abbiamo sottoscritto un accordo annuale, anche se devo ammettere che queste questioni le segue meglio e più da vicino mio fratello Riccardo. Però siamo proiettati al futuro". 

Cosa ti aspetti da questa stagione nel Campionato Italiano Rally Terra?
"Noi ci aspettiamo di vincere il campionato perché dobbiamo e vogliamo vincerlo. La prima gara non rispecchia gli obiettivi che ci siamo dati, è inutile girarci attorno. Abbiamo modificato qualche parte tecnica che pensiamo ci possa aiutare nelle prossime gare. Il nostro obiettivo è quello. Poi faremo anche gare extra CIRT, però come pilota sono concentrato per ottenere questo risultato a tutti i costi".

Che macchina è la Hyundai i20 R5 rispetto alla Skoda Fabia R5? Puoi fare un paragone?
"Difficile fare paragoni tra queste due vetture perché, pur essendo vetture della stessa categoria, hanno una guidabilità completamente diversa, ma anche a livello di scocca, motore... E' proprio tutto completamente differente. Bisogna solo cercare di adattare quest'auto al mio stile di guida, dimenticando pregi e difetti dell'altra vettura. Per fare questo ci vuole tempo e ci vogliono chilometri. Se uno ha la possibilità di fare tanti chilometri, allora ci vuole meno tempo. Ma è tutta questione di chilometri".

Pensi di dover fare cambiamenti nel tuo stile di guida per avvicinarti alle caratteristiche della i20?
"Penso che dovrò farlo, ma cercherò anche di avvicinare la macchina a me. Ci troveremo a metà strada, diciamo. Lo faremo perché non ci sono alternative e poi la i20 è molto performante. Dobbiamo solo riuscirci nel minor tempo possibile".

Qual è la prima caratteristica della i20 R5 che più ti ha colpito?
"Le cose che mi hanno colpito della i20 sono due. La scocca, la sua rigidità, e il motore, che ha una buonissima coppia".

Della Skoda dicevi che era molto sottosterzante. Hai trovato questa caratteristica anche nella Hyundai i20 R5?
"Sullo sterrato il sottosterzo lo avverti molto meno rispetto a un test su asfalto. E comunque su terra è più facile da rimediare. La Skoda era molto sottosterzante su asfalto e con la i20 non ho ancora fatto un metro su asfalto, per cui non so darti un giudizio a riguardo. Però sulla terra è più facile gestire il sottosterzo".

Dopo una stagione con DMACK sei tornato alle gomme Michelin. Questo può aiutarti a comprendere meglio la i20 data la grande esperienza che hai con le gomme francesi?
"Con Michelin abbiamo trovato un partner con cui abbiamo lavorato tanto. Non posso parlare male del passato, assolutamente. Però con le Michelin posso contare su un prodotto performante, conosciuto e poi che ha molta esperienza".

Sappiamo che quest'anno correrai principalmente nel CIRT. Avete già piani per il prossimo anno?
"Abbiamo piani solo per quest'anno perché siamo arrivati lunghi in questa stagione, purtroppo. Anzi, non purtroppo. Evidentemente erano le tempistiche giuste per creare questa nuova partnership. Ora l'obiettivo è il CIRT. Sicuramente d'ora in poi inizieremo a parlare dell'anno prossimo, perché si inizia a farli da metà estate in poi. Dunque fissiamo gli obiettivi per questa stagione e poi pensiamo a quello che sarà il prossimo anno".

In passato hai fatto gare da privato nel WRC2 grazie al supporto di uno sponsor e so che ci stavi pensando anche per quest'anno. Continui a programmare qualche uscita nel Mondiale o ci penserai dal 2020?
"Non è sicuro faccia uscite nel WRC2 quest'anno. Potevo forse correre in Finlandia, ma poi è saltato tutto per una questione logistica, più che economica, perché saremo al limite con i tempi. Non so come faremo e se faremo qualcosa a livello Mondiale. Speriamo di riuscirci, ma nel caso non riuscissimo cercheremo di organizzarci per l'anno prossimo".

Cosa ti aspetti dal Rally Italia Sardegna?
"Mi aspetto di fare una bella gara, ottenere un buon risultato perché dobbiamo recuperare punti che non abbiamo preso al Rally dell'Adriatico".

La Hyundai i20 R5 di Umberto Scandola e Guido D'Amore
Umberto Scandola, Guido D Amore, Hyundai i20 R5, Movisport
Umberto Scandola, Guido D Amore, Hyundai i20 R5, Movisport
Il pilota Umberto Scandola e Riccardo Scandola, capo di S.A. Motorsport
Il pilota Umberto Scandola e Riccardo Scandola, capo di S.A. Motorsport
Paolo Sperati, della comunicazione Hyundai, Andrea Adamo, capo di Hyundai Motorsport, Il pilota Umberto Scandola, Riccardo Scandola, capo di S.A. Motorsport
Paolo Sperati, della comunicazione Hyundai, Andrea Adamo, capo di Hyundai Motorsport, Il pilota Umberto Scandola, Riccardo Scandola, capo di S.A. Motorsport
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