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Prova speciale: nei segreti della Peugeot 208 R2

La vettura con cui correrà Andreucci nel 2013 darà vita ad un monomarca. Ha già vinto il Rally di Sanremo!

Quando Peugeot scende in campo con tutto il peso della sua esperienza e tradizione nei rally e in più si disturba a sottolineare la discendenza da una leggenda come la 205, vuol proprio dire che la neonata ha delle ambizioni veramente grandi. E’ il caso della Peugeot 208 R2B, prima interpretazione della famiglia per le gare su strada: quella destinata alla base dei praticanti, ai frequentatori dei campionati monomarca. IN ATTESA DELLA 208 R5 Poi, fra poco meno di un anno arriverà anche la versione top, la R5, che sarà chiamata a ripetere i trionfi della 207 Super 2000, fresca conquistatrice del quinto titolo italiano costruttori consecutivo, il quarto con Paolo Andreucci ed Anna Andreussi. ANDREUCCI CON LA PICCOLA Anzi, per dire l’importanza della neonata 208 R2, Peugeot Italia prevede nel 2013 di impiegare l’equipaggio nazionale più blasonato proprio con la ‘piccolina’ finché non arriverà la sorella maggiore. DEBUTTO VINCENTE A SANREMO Accompagnando all’impiego ufficiale un trofeo monomarca specifico che rischia di sbancare, specie dopo l’esito del debutto in gara della vettura proprio lo scorso weekend al Rally di Sanremo: vittoria da dominatrice nella categoria affidata alla coppia Bouffier- Panseri, cioè i vincitori assoluti del Rally di Montecarlo di due stagioni fa. TEST A SAN BARTOLOMEO E giusto per battere il ferro finché è caldo, l’indomani la 208 R2 è stata affidata ai potenziali clienti, i piloti, ed ai giornalisti. Sul paio di chilometri del tracciato di test nei pressi di San Bartolomeo, gli ospiti potevano guidare l’esemplare che aveva corso vincendo il giorno prima avendo al fianco Xavier Panseri, per poi passare su un secondo esemplare in veste di passeggeri accanto a Bryan Bouffier. L'HA PROVATA CRUGNOLA Per OmniCorse.it l’ha provata Andrea Crugnola, il giovane talento italiano che sempre a Sanremo ha conquistato l’edizione 2012 del monomarca riservato alle Citroen Ds3 R3T, vettura dalla telaistica simile (la piattaforma è la medesima) ma più sofisticata e con un motore più potente (una trentina di cavalli in più) trattandosi sempre di un 1600 cc ma turbo, anziché quello aspirato della nuova arrivata. La differenza di prezzo, quasi il doppio, la dice lunga sulla diversa utenza di destinazione. Tempi sanremesi e test hanno invece detto che la differenza c’è anche nelle prestazioni, ma in proporzione molto minore. 208 VTI SEMBRA FIGLIA DELLA 205 GTI Base bianca, bande nei colori Peugeot Sport di trent’anni fa per avere una livrea che ritorna alle colorazioni del passato, in particolare delle 205 che furono sia campioni del mondo con la versione Turbo16 che le più diffuse fra i piloti con le varie 1.3 Rallye ed 1.9 e 1.6 Gti. Proprio quest’ultima è in fondo la sua progenitrice diretta, anche se i trent’anni trascorsi propongono tutta un’altra tecnologia ed anche un’altra potenza: allora il 1.600 atmosferico elaborato garantiva parecchi cavalli in meno rispetto ai 185 dichiarati (a 7.800 giri) per la nuova arrivata. CAMBIO SEQUENZIALE Il nuovo motore 1.6 aspirato a doppia fasatura variabile, è abbinato ad un raffinato cambio sequenziale meccanico a 5 marce con comando direttamente applicato sul piantone dello sterzo come sulla 207 S2000. Per inciso, il motore verrà fornito da Peugeot Sport ai clienti già montato, rodato e con le curve d’erogazione impostate sotto la gestione dell’elettronica Magneti Marelli. IL SEGRETO NEL PASSO Se i cavalli contano, nei rally conta ancora di più la coppia (19 Nm a 6.300 giri) ed il modo in cui viene messa a terra dal corpo vettura: dunque l’assetto. Per lo sterzo la scelta si è orientata su un servosterzo idraulico, più gradito ai piloti di quello elettrico, con una cremagliera dalla demoltiplicazione ridotta per una maggiore precisione di sterzata. AMMORTIZZATORI OHLINS Quanto alle sospensioni ci sono ammortizzatori Ohlins a 3 vie integrati su tutte e quattro le ruote con un supporto idraulico regolabile. I triangoli delle sospensioni anteriori pseudo McPherson consentono anche di variare la corsa della sospensione. Dietro c’è un ponte ad H con barra antirollio intercambiabile come all’avantreno. Il passo lungo (2538 mm) facilita poi il lavoro di assorbimento delle sospensioni. LA PINZA E' FLOTTANTE Il capitolo freni esalta l’esperienza Peugeot: pur essendo di diametro imposto dal regolamento (come la misura delle ruote e il diametro del disco frizione), i dettagli dell’impianto – privo di servo-assistenza - fanno la differenza: ad esempio, con la pinza flottante il passaggio dall’assetto asfalto a quella terra implica solo il cambiamento del supporto di fissaggio della pinza. Ovvio e immancabile il freno a mano idraulico, con comando a leva lunga fra i sedili. COMPETITIVA NEL PREZZO Il tutto con i prezzi più contenuti sinora proposti nella categoria e con la pressoché inedita possibilità di avere la vettura sia in kit che già montata ed immatricolata! Consegne? Si parte da dicembre, comunque in tempo per l’inizio della nuova stagione rallystica italiana.

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