Rally Due Valli: Erbezzo è la chiave
Il Campionato Italiano Rally si deciderà sulle strade veronesi ed il tratto cronometrato di apertura potrebbe indirizzare pesantemente le sorti della gara. "Erbezzo" non è infatti solo la prova speciale più lunga in programma (22,38 km) ma anche l'unica in una conformazione mai disputata prima.
Paolo Andreucci, Anna Andreussi, Peugeot 208 T16, Peugeot Sport Italia
Marco Passaniti
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La corsa al trono del rallismo tricolore vivrà la sua fase più emozionante e decisiva questo fine settimana lungo gli asfalti veronesi del Rally Due Valli. L'appuntamento conclusivo del CIR accoglie ben quattro piloti ancora in lizza per il titolo, un dato che è cartina tornasole dell'avvincente stagione vissuta sin qui: Umberto Scandola, Paolo Andreucci, Simone Campedelli e Andrea Crugnola promettono di darsi battaglia. Sabato sera alle 19.00 in Piazza Brà, uno di loro verrà incoronato campione italiano rally 2018.
Il primo comanda la classifica con 57,5 punti, forte di un finale di stagione in crescendo e di una Skoda Fabia sempre più vettura di riferimento della categoria R5. Senza dimenticare che il pilota ufficiale della Freccia Alata a Verona gioca in casa.
Il secondo, campione uscente, ha solo mezzo punto in meno del rivale e potrà contare sull'incredibile affiatamento con la 208 R5 di Peugeot Italia gommata Pirelli: un pacchetto che, in avvio di stagione, gli ha permesso di fare la differenza negli appuntamenti su fondo catramato.
Terzo, a 52 punti, troviamo Simone Campedelli: il cesenate è sì il pilota che ha vinto più prove speciali in questo 2018 ma, data la classifica, per agguantare il titolo non dovrà solo vincere ma anche sperare che qualcuno si infili tra lui e l'accoppiata Scandola-Andreucci.
La matematica tiene ancora in gioco anche Andrea Crugnola, anche se le sue speranze di titolo sono legate ad una improbabile debacle di tutti e tre i rivali che lo precedono in classifica. Il varesino di Ford Racing Italia avrà dunque il ruolo di spettatore interessato, con l'impegno principale di assicurarsi il titolo CIRA.
Crocevia della corsa, e quindi dell'intera stagione, sembra poter essere la prova speciale di "Erbezzo": un tratto cronometrato estremamente impegnativo, che con i suoi 22,38 km è anche il più lungo della gara. La PS di apertura del rally nasconde inoltre le insidie di non essere mai stata disputata in questa conformazione dai protagonisti (verrà percorsa al contrario rispetto al 2016), di non essere stata disputata lo scorso anno e di impegare i piloti con due passaggi consecutivi proprio ad inizio gara. Una incongnita che, mescolata ad un finale così incerto ed imprevedibile, potrebbe
Un finale in cui regna l'equilibrio insomma. Un equilibrio che potrebbe essere rotto dalle tante incognite della prova speciale di aperura: "Erbezzo". Il tratto cronometrato più lungo ed impegnativo del rally non è infatti stato disputato lo scorso anno e non è mai percorso in questa direzione (verrà disputato al contrario rispetto al 2016). Questo significa che i protagonisti hanno dovuto scrivere le note da zero e che non hanno riferimenti con la macchina da gara. Così, i suoi 22,38 km (da ripetersi due volte), diventeranno un battesimo di fuoco e potrebbero trasformarsi nel crocevia decisivo per le sorti della gara e quindi anche dell'intera stagione.
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