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Mauro Amendolia: oggi il funerale del pilota nel Duomo di Messina

Mentre la figlia Gemma è ancora in stato di coma a Palermo, si officerà questa mattina il rito religioso come ultimo saluto del 53enne messinese morto alla Targa Florio dopo un'uscita di strada con la Mini Cooper che ha ancora diversi punti oscuri...

Mauro Amendolia

Mauro Amendolia

Mauro Amendolia, Gemma Amendolia BMW Mini Cooper JCW, R1T
I resti della MINI Cooper JCW di Mauro Amendolia e Gemma Amendolia sul luogo dell'incidente
Il luogo dell'incidente di Mauro Amendolia e Gemma Amendolia
Mauro Amendolia, Gemma Amendolia BMW Mini Cooper JCW, R1T
I resti della MINI Cooper JCW di Mauro Amendolia e Gemma Amendolia sul luogo dell'incidente
Il luogo dell'incidente di Mauro Amendolia e Gemma Amendolia: segni dell'impatto su un palo dell'alta tensione
MINI Cooper JCW di Gemma Amendolia e Mauro Amendolia

E' previsto l'afflusso di una grande folla ai funerali di Mauro Amendolia che saranno officiati oggi nel Duomo di Messina alle 10. La scomparsa del perito assicurativo durante la terza prova speciale della Targa Florio, il rally valido per il campionato italiano, ha creato una vasta eco: con la Mini Cooper numero 29 di classe R1B che il 53enne divideva con la figlia Gemma di 27 anni, si è schiantato fuori strada in un tratto di strada in salita completamente rettilineo, falciando il commissario di percorso, Giuseppe Laganà, di 56 anni, morto sul colpo.

Una tragedia dai contorni che non sono ancora chiari e che ha emotivamente colpito non solo il mondo dei rally, tanto più che c'è ancora una grave apprensione per le condizioni di Gemma che è ancora in stato di coma nel Reparto rianimazione 2 dell'Ospedale Civile di Palermo dove è ricoverata da venerdì scorso. Per il momento i tentativi di risveglio con la riduzione della sedazione non hanno dato alcun riscontro, per cui la famiglia Amendolia sta vivendo giorni di angoscia, divisa a metà fra seguire l'inchiesta sulla morte di Mauro e stare vicino al capezzale di Gemma.

La Procura di Termini Imerese sta portando avanti l'inchiesta per ricostruire la dinamica dell'incidente sulla speciale di "Piano Battaglia 1". L'autopsia svolta dalla dottoressa Antonina Argo avrebbe rilevato che la causa della morte sarebbe stata la frattura della base cranica a causa dell'impatto della Mini nel fuori strada (ha urtato un albero, il masso sul quale stava il commissario e un palo dell'energia elettrica).

Tant'è che il magistrato, Paolo Napolitano, avrebbe disposto il sequestro dell'abbigliamento ignifugo e in particolare del casco e del collare Hans. Per fugare qualsiasi dubbio la dottoressa Argo avrebbe effettuato una biopsia prelevando alcune cellule cardiache che sono state inviate a un centro specializzato per avere un referto istologico.

C'è chi ancora ritiene che la frattura della base cranica di Mauro possa essersi verificata anche con un impatto a bassa velocità (si parla di un'uscita a circa 103 km/h e un urto a oltre 80 km/h) perché il pilota era ormai inanimato per il presunto malore e, quindi, non era in grado di sostenere il collo alla forte decelerazione.

Questa è una tesi che viene confutata da Giovanni Mannuccia, avvocato della famiglia Amendolia che si è avvalso della consulenza del dottor Giovanni Andò come consulente di parte che era presente all'autopsia eseguita all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Palermo.

In realtà l'attenzione degli inquirenti si sta spostando su altri aspetti: siccome Mauro ha preso il volante al posto di Gemma (aveva anche grandinato e la ragazza aveva chiesto al padre di condurre la vettura per correre meno rischi), i due avevano avuto il tempo di regolare le cinture in modo da assicurare la massima sicurezza?

Lo stesso Mauro, nell'immagine di Aci Sport che pubblichiamo sotto, si nota come il laccio a chiusura del casco non sia correttamente allacciato, ma passi fra la bocca e il mento, in una posizione che favorirebbe la rotazione del casco stesso in caso di impatto.

Mauro Amendolia, Gemma Amendolia BMW Mini Cooper JCW, R1T
Mauro Amendolia sulla destra: il casco Stilo è stato male allacciato sopra al mento?

Photo by: acisportitalia.it

A dare un grosso aiuto ai magistrati ci sono le immagini della camera car che mostrerebbero senza alcuna ombra di dubbio la dinamica dell'incidente fino all'impatto, chiarendo tutti i dubbi che finora sono senza una risposta certa. Verrà nominato un perito del tribunale che dovrà analizzare il video della Go-Pro e chiarire i molti punti ancora oscuri di questo incidente avvenuto mentre il manto stradale era ancora bagnato per la pioggia. Ricordiamo che in mattinata c'era stata ancora una grandinata che aveva imbiancato una parte del tracciato, prima del transito degli equipaggi.

 

 

 

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